Pègaso - anno III - n. 12 - dicembre 1931
664 • A. Panelln tenace lavoro e a.Itraffico è aveva sempre repugrtat@ dalle esaltazioni religiose, in un momento di smarrimento politico, tra l'inettitudine del degenere figlio del Magni.fico e i pericoli di un'invasione stra– niera, si era lasciato prendere dal programma di restaurazione re– pubblicana del Savonarola e aveva seguìto il frate, convinto che sotto quel saio di domenicano ci fosse veramente un messo cli Dio inviato per la salvezza della città. Il rinnovamento morale e reli– gioso se, nel pensiero del frate, fu imperativo categorico ·e come tale consigliato e spesso imposto, nei .fiorentini fu piuttosto effett9 di quel ritorno in se stessi, comune ai popoli come agli individui, che, dinanzi alle sciagure imminenti, fanno ammenda dei trascorsi pas– sati per avere più propizio l'aiuto divino. Il caso si ripeterà con una certa analogia ai tempi dell'assedio. Ma che Firenze fosse per diventare cc una seconda Nazareth>>, dove sarebbero accorsi perfino i turchi a cc trovarvi edificazione e convertirsi)), forse solo pochi fana– tici piagnoni lo avevano creduto. Ad ogni modo si sarebbe voluto che alle· parole seguissero i fatti. E invece, in quello stesso giorno in cui i frati nella piazza della Signoria si perdevano in chiacchiere per evitare la prova del fuoco, il cc novello Ciro>> mandato da Dio per cc la liberazione dalla nuova schiavitù babilonica della corru– zione della Chiesa>>, il cc restauratore, pastore, conservatore e di– fensore della libertà>> di Firenze, moriva miseramente e ignohil– mente in Francia. Il cc novello Ciro>> e il suo profeta, cadevano in– sieme. E il popolo .fiorentino, passata l'ora dello smarrimento, in– romincìò a ragionare col cervello di messer Niccolò che, un aimo prima, ascoltando le prediche del ,Savonarola, faceva cc iuditio >> che '\ il frate venisse mutando ,cc mantello>> e le cc sue bugie colorendo>>. Ma se vogliamo che i .fiorentini siano stati gli esecutori i:p.ateriali e che i veri colpevoli siano da cercare ailtrove, più in alto, percb.é nel Savonarola si voleva colpire l'apostolo d'una seconda redenzione per liberare la Chiesa e l'umanità da un nuovo paganesimo, pos– ~iamo anche dar ragione allo Schnitzer. Il racconto terrificante del 1-mppliziosi chiude, nella sua opera, con una successione di escla– mativi, che paiono tante saette contro i responsabili della iniqua condanna. cc Così il popolo di Firenze rimunerava il suo profeta, al quale doveva tanta gratitudine! Questa, vista da vicino, era la cultura del Rinascimento! Così l'ordine domenicano trattò uno dei suoi più nobili figli ! Così Alessandro VI procedeva alla riforma della Chiesa!>>. Ce n'è per tutti. Ed è giusto che così sià. Non sol– tanto la predicata riforma della Chiesa condusse il frate al patibolo, ma l'aver voluto contrastare allo spirito dei tempi,· ignorando o dimenticando che il mondo aveva dfetro di sé un passato di secoli e che il ritorno al cristianesimo primitivo, nella fede religiosa, nella temperie morale degli individui, nella vita sociale, avrebbe richiesta una umanità incontaminata : pagina bia,nca sulla quale egli· avesse . ' BibliotecaGino Siahco
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