Pègaso - anno III - n. 11 - novembre 1931

Parcenévoli 551 e 'chi più ne ha più ne metta. Oh Dio, perché lei non aveva mai fatto caso cp.e il suo Palon era il :fiduciario dei paroni di tre barche da pesca importanti come le « Due Annette)), la « Maria II)), il « Nuovo Fioravanti))? Quando venivano avanti in mercato le casse di pesce di queste tre barche, era lui che sedeva al posto del giu– dice, e i parcenévoli tutti dipendevano da lui restando zitti e in fila come bambini. E ora le veniva voglia d'andarlo a vedere. Non s'era mai mischiata con gente della pescheria e della riva dacché s'era ingentilita con una malata, ma ora si metteva un fazzoletto in testa e correva a vedere, per quel pizzicorino, quel ghiribizzo di gioventù e di ppesia. Aveva gran fretta, come se non le importasse di vederlo a quel posto quando non fosse più la sua concubina. Il fazzoletto in testa .... Dov'è il fazzoletto ? Poco dopo si ritrovò nella calca, in vista dell'edificio nuovo, a tettoia, ma fornito di sbarre, del mercato del pesce all'ingrosso. Par che tutto il paese si riversi su questa riva a salutar l'arrivo del pesce, nostra sola ricchezza; la gente povera, la gente minuta, la vecchierella che chiede l'elemosina d'una manciatella di pesce tra– scurabilissimo a tutte le << coccie )) 1 ), la fruttivendola col suo car– retto che cambia un canestro di ròssoli o di paganelli con pere e mele da buttar via, la gente scema e la gente curiosa, facchini e barellanti, frati e chioggiotti; factotum e convalescenti, biciclette e cani randagi, il signor Podestà, due suo~ine dell'ospedale: e poi le casse dei cèfali e delle ombrine e delle mazzòle e dei rombi e - delle canocchie e dei barboni e dei ragni che traversan la riva dalla barca al mercato coperto dove il mediatore siede e -comanda. Que" sto è il momento che tutti urlano e si metterebbe a urlare anche lei. Poi si fa largo, mette la testa fra le sbarre per veder che succede là dentro, ode il suono d'unà campanella come all'asilo infantile, vede i banchi delle diverse file di parcenévoli grossi e piccini che guardano e ascoltano attoniti, ma non vede il saggio Palon doini– nator d'assemblee. Il mediatore (non sarà mica lui, Pesce Fritto ?) siede su una specie di pedana, come alla cattedra, davanti alla sta– dera detta basculla ; via- via che le casse passano sul piano della ba– sculla, egli annunzia il peso cui segue il prezzo dell'asta, e conta a ritroso, indifferente, monotono : finché uno dei pescivendoli accetta e fa un piccolo cenno, indifferentissimo anch'esso. La cassa scivola su un ponticello in declivio, dalla basculla al cancello d'uscita, dove fan ressa garzoni e facchini, e la Barabina ha le casse di cèfali baràcole sgombri orade buratelli ai suoi piedi. Ma ecco il pesce della << Maria II)), la barca che pare un'imperatrice; ecco i barboni del << Nuovo Fioravanti)). Pesce Fritto s'alza e cede lo scettro. Col 1) Coppie cli barche çhe pescano insieme. BibliotecaGino Bianco

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