Pègaso - anno III - n. 11 - novembre 1931
I 526 L. Pescetti scriva. Poi gli dirai che lo pregherei di sentire dalla fanciulla s'io avessi lasciato a Firenze una sottovesta di seta cruda; caso che sì, sarei obbligatissimo a lui se me la portasse. - E il vostro Esopo? - Già saprò tutto dal porco fottuto di Messer lo Epistolario, il quale immagino non vorrà portare a Pisa il suo cane : il cappello de' 23 paoli, sì. Addio, Ottaviano carissimo: salutami gli ottimi Turrini e Chia– rini: a Gargani di' mille cose di me. A proposito dell'affare mio di San M,iniato .... ·(vo a cena, e torno) .... il Provveditore e il Ministro dell'Istruzione han _deciso consigliare il Municipio di San Miniato ad allungare lo spazio dentro il quale debbono essere presentate le istanze fino al 15 Luglio : allora anche noi potrem chiedere e con diritti e privilegi maggiori degli altri. Se v'è concorso, questo sarà a Novembre. Amami. [Pisa] 20 l\faggio 1856 l). Tuo affezionatissimo G.rosuÈJ CARDUCCI. Cinque giorni dopo, a mente calma, SCJ.'ivendoal Thouar, accennava nuovamente a questa infelice traduzione orlandiniana-, con termini, com'è naturale, più moderati, pur dimostrando q.i già piena consape– volezza della serietà e bontà del proprio giudizio 2 ). Il 22 maggio, Giuseppe Torquato Gargani, la-ureaitosi di fresco, era a Pisa, accanto al suo Giosue, per affrontare, alla ,Scuola Normale, gli esami per il conseguimento del « grado cli magistero». ,Scarsa prepara– zione e conseguente t1•epidazione. L'esame di latino fallì, e poco lieto fu il ritorno in Firenze del Marat degli « amici pedanti»; ma il Oarduoci gli aveva affidato la seguente generosa lettera per il .suo Ottaviano, no– tevolissima anche per l'~euno al posto d'iusegnante1 a ,Sain Miniato. Il Gargaui, di li a poche se,ttimane, andò a Montegemoli, fra Pomarance e Volterra-, precettore dell'unico figliuolo del marchese Pietramellara. Carissimo Ottaviano, Eccoti il nostro Gargani, il quale dopo avere avuto splendidis– simo l'esito della prima pro-va fu indegnamente rigettato all'esame di Latinità dll,' Professori congiurati a schiacciare quanti potessero i concorrenti al diploma, i quali, secondo loro, tolgono la vita alla Scuola normale; quindi arrabbiati da una barbarie estrema nelle 1 ) L'indirimo di questa e di molte altre lettere del C. al T. T. è ostentatamente e scherzosamente assai complicato, per evitare che Ottaviano potesse parlare di disguidi postali : « Eccellentissimo Signor Dottore Ottaviano Targioni Tozzetti - Via S. Sebastiano: dietro la S.S . .Annunziata: di faccia al palazzo S. Olemente: stabile Gentini: No 6302, 2<> piano». 2 ) Lettere, I, p. 37. Vedi EVANGELISTI, op. cit., p. 81. BibliotecaGino Bianco
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