Pègaso - anno III - n. 11 - novembre 1931

Giosue Ocirditcci e Ottaviano Targioni Tozzetti 521 certamente: e un giovine della erudizione e della valentia del Tri– bolati non può essere inutile all'Appendice) per Dio! Tutto questo però vien da me, non dal Tribolati : il quale, ripeto, ringrazia tan– tissimo te delle cure che ti sei dato, il sig. Thouar della gentilezza che ha usato nel fargli conoscere le ragioni per cui la lettera sua non può essere pubblicata nell'Appendice) ragioni che'd'altra parte il Tribolati trova giustissime: e troppo lo sono. Eccoti lo argomento d'un altro lavoro che Tribolati farà, ma pel quale vuolsi anco l'opera tua. Potrebbe aversi qua una copia in gesso del busto piccolo di Leopardi? Egli ne farebbe un'illustra– zione, intitolandola « Il primo· busto di Leopardi in Italia)), illu– strazione che stampata poi nell'Appendice non sarebbe disutile allo stesso amicissimo Pazzi. Col quale il Tribolati vuole stringere ami– cizia, come quegli che già lo stima altamente per rispetto della italianità dimostrata da lui nel pensiero de' bei busti a cui nessuno l'ha spinto: lo saluta adunque, e come ama l'uomo, ammirerebbe volentieri l'artista, quand'egli ci volesse inviare il detto busto, ac– compagnato da una sua lettera, nella quale il Pazzi da uomo franco e superiore gli accennasse artisticamente i lati da cui il suo busto debbe essere maggiormente pregiato : al resto supplirà il buon gu– sto di Tribolati nostro; il quale accetta volentierissimo, anzi mi dice che si terrà onorato della lettera tua sulle dieci -false mere– trici che si spacciano per le dieci sorelle leopardiane 1 ). Al Gargani dirai: l'esame d'idoneità al magistero pigliarsi in Giugno (primi giorni) e in Novembre; potersi ottenere grazia dal ·Ministero dell'Istruzione per ottenerlo in altre stagioni: potersi pigliare in filologia esclusivamente:. questo consistere in una dis– sertazione o composizione italiana, il cui argomento può desumersi si dalle solite cose morali come dalla storia letteraria : in una composizione latina, che ha per argomento la storia antica : in una traduzione dal latino in italiano : quindi in un esame orale su queste cose· scritte, un quarto d'ora per materia. Gli raccomando poi specialmente il latino, dalla qual parte sono più rigorosi. Per Dio! mi mandi a dire qualche cosa su' suoi quattrini. E' non ba– stano ! Io non ho di mio né pure un quattrino : glie li rimando ? Tanto vedo che poco più, poco meno sarà la stessa cosa a Firenze. Te poi prego, per la croce di Dio, a ricordarti di quei nefandi 1) Nel n. 9 (marzo 1856) dell'Appendice, oltre alla nota sul Mar Rosso, il T. T. stampò una sua lettera al Carducci e al Tribolati Di una nuova e nefanda ingiiwia fatta a Giacomo Leopardi, ove, in poco più di tre pagine, difende con equilibrio e con garbo il Leopardi da ignobilissime accuse d'incesto, contenute in un ano– nimo libercolo dal titolo Le dodici sorelle di Giacomo Leopardi (Cfr. FATINI, op. cit., p. 124; EVANGELISTI, op. cit., p. 158). BibliotecaGino Bianco

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