Pègaso - anno III - n. 11 - novembre 1931
51R L. Pescetti campo. Certo che l'imitazione si sente : e la servilità ? A me un animo dice che no : resta a sentire il giudizio del Targioni. Il qual gh1dizio aspetto prestissimo, e avanti che si perda la settimana pros– sima (che io scrivo di sabato) : ·perché ti dirò in confidenza un pensier mio, il quale però non manderò ad effetto se a te non piac– cia. Il pensier mio è di stampare questa ,Canzone nelle Letture o Appendice : non per ismania che io abbia di pubblicar poesia, al che sono avversissimo, ma per dichiarare apertamente a che scuola appartengo. Sinceramente, che ne dici ? - Ricordati del giudizio, che io amo per lo minuto. Salutami i conoscenti, e il Nencioni particolarmente, se tu lo vedi: del quale mi hanno scritto che fa furore una poesia in morte di. ... che so io? Scrivimene qualche cosa. - Né certo lascerai di salutare il Pazzi da parte mia, e moltissimo. A te poi tante di quelle cose che ti puoi immaginare, e nella speranza di presto ri- · vederti ti dico addio, baciandoti. Piancastagnajo, 6 Ottobre 1855 (Sabato). Tuo GIOSUÈ CARDUCCI. (P. S.). - Altra seccatura: Non ti dimenticare di quelle infor– mazioni che ti chiedevo riguardo agli studii di matematiche e agro– nomia. È cosa che spetta mio fratello, e mi sta a cuore moltis– simo. - A proposito, per la 2a delle Epigrai:fi intendo quella che comincia « In questo marmo)). 18 ott. 1855. Caro Ottaviano, Per non moltiplicare inutilmente le lettere aspettavo a rispon– derti a pena ricevuto il piego delle stampe del lavoro sui Calibi. In– vano le aspettai domenica : invano lunedì e mandai un uomo a posta a farne ricerca a Radicofani : invano aspettai anco merco– ledì: nulla. Per cui ti prego a ricercarne costassù a Firenz~, e a scusarmi presso il Cellini: al quale dirai pure·che, siccome ho cre– duto bene di accompagnare la traduzione de' versi di Avieno da alcune note :filologiche e il lavoro è riuscito lunghetto e richiede certe giunterelle che qui non posso fare per mancanza di libri, la daremo per giunta dopo finite le considerazioni che ora sto lavo– rando. Fammi il piacere di leggergli questo. periodo, con dirgli ch'io lo saluto distintamente e lo ringrazio della cura che si dette intorno ai fascicoli Betti e Bufalini. Del resto io ho ricevuto lo Spettatore e te ne ringrazio, non senza rimproveri se tu lo avessi comprato a posta. Aspetto ansio- BibliotecaGino Bianco
Made with FlippingBook
RkJQdWJsaXNoZXIy