Pègaso - anno III - n. 10 - ottobre 1931

/ / I I / / I I PIO IX E PELLEGRINO ROSSI. (Dall'opera inedita « Del Presente e dell'Avvenire >>. Le pagine del Tommaseo che qui si pubblicano come saggio e I_>ri– mizia appartengono all'opera inedita Del Presente e dell'Avvenire, scritt~ tra il '50 e il '53 in Corfù, dove, dopo la caduta di Venezia dell'agosto 1849, l'esule viveva raccolto in pensosa e operosa solitudine, chiudendo nell'animo ama,reggiato ma non vinto dalla sventura la sua profonda e vibrante passione di patria. L'opera, di ampia concezione e vastissima mole, è rimasta incompiuta.: l'autore ne condusse a termine soltanto le Considerazioni o I dea generale, e il primo libro della parte prima, che in dieci capitoli tratta degli avvenimenti d'Italia negli anni 1848 e 1849 1 ). Dal capitolo quinto di questo primo· libro, intitolato Gli Stati Romani, sono tolti i due profili cli Pio IX e di Pellegrino Rossi, delineati sullo sfondo degli eventi politici che vanno dal giugno del '46 al nnembre del '48, .dall'elezione al pontificato del cardinale Mastai al– l'assassinio del ministro Rossi e alla fuga del Papa, a Gaeta .. A proposito di quest'opera annotava l'autore nelle inedite Memorie private, al 31 gennaio 1852: « Veggo, rileggendo, che il libro mio sulle recenti cose d'Italia, contiene più fatti ,che tutt'insieme i molti usciti fin qui, e con meno passione e più idee )J. Prima, cli sottoscrivere a questa sentenza, ognuno, penso, vorrà aspettare che il libro sia pubblicato per intero; ma già llal saggio che ne diamo è lecito arguire che le: idre. vi ab bondano, profonde, acute, meditate, personalissime; e se la passione non vi manca (un Tomma,seo spassionato sarebbe inconcepibile), certo appare contenuta entl'O limiti c4e al nostro autore ,era consuetudine oltrepassare. Questa del resto era anche l'opinione d'un a,mico suo, e per quanto amico, giudice non sospetto: Gino Capponi. A lui e al Vieusseux il Tom– maseo, via via che componeva l'opera, inviava a Firenze copia dei varii capitoli, per averne pareri e consigli. E il Capponi, dopo letto il capitolo sul Piemonte (« capitolo eh 'è un volume>>!), ne rilevava la modera.zione scrivendogli il 6 dicembre del '51: << Anche mi piace assai, anzi molto, quell'ultimo vostro capitolo sul Piemonte. In quello non siete troppo severo •ro' Piemontesi, e vi confesso che, pubblicato come saggio (tranne forse poche parolette troppo appunta.te in qua e là, ma verrumente po– cbi,ssime), credo fa.rebbi" del b ene» 2 ). A chi conosce gli umori del Tom- 1 ) Chi voglia conoscere il disegno dell'opera, e l'indice-sommario della parte compiuta, può ved~re il Carteggio ineditn TOMMASEO-CAPPONI, per cura di I. DEL LUNGO e P. PRUNAS, voi. rn, p. 128 e sgg, 2 ) Carteggio C'it., III, 103. BibliotecaGino Bianc_o

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