Pègaso - anno III - n. 10 - ottobre 1931
478 B. Cicognani rente sono il resultato dell'invito che fa il fotografo al momento di scoprir l'obiettivo: «Sorrida!>>; e nel ritratto vien quel sorriso in- . sulso e forzato. Ora però a Romualdo_ quel sorriso. pareva vero; aveva acquistato un'espressione vera, un'espressione viva: davvero così sua madre soleva sorridere specialmente a lui quand'ella sen– tiva che egli, anche senza dirlo, aveva l'anima in pena. A una cert'ora incominciarono i lamenti propri del parto: la voce irriconoscibile della partoriente. E a ogni ripresa, si sa, il lamento è più àlto, più lungo; e poi i lamenti diventan qual~ cosa che non è più umano e viene dal fondo segreto della na– tura, dal fondo comune a tutta la vita animale. E sentire codesto, perturba e sgomenta: codeste riprese di urli in cui d'umano non c' è che il grido << ,Mamma ! >> : lo stesso dei feriti, lo stesso di ogni creatura quando, pericolando, ritorna all'origine e invoca la fonte prima della sua vita; e l'altro, affannoso, « O Dio, o Dio!>>: codeste riprese di urli che accompagnano e aumentano l'intensità dello sforzo che tutto l'organismo fa per espellere ormai la creatura. I dolori stessi, le contrazioni feroci, non fanno che provocare una reazione che aiuta la spinta. «S'aiuti! s'aiuti! - è il grido delle levatrici - S'aiuti! s'aiuti! >LMa Romualdo sentiva o a lui almeno pareva di sentire che, di là, quest'aiuto da parte della partoriente mancava; sentiva o gli pareva di sentire che in: vece ci fosse nella partoriente una volontà deliberata contraria, un'ostinazione a resistere, una caparbietà d'opposizione alla na– tura. Era un'illusione ? Gli sembrava cosi, conoscendo Beatrice ? Certo non erano quelli i gemiti, gli ululati, gli urli normali : neppure una volta quel grido di wMamma !>>e neppure una volta quell'altro, affannoso: « Oh Dio, oh Dio!)). E non c'era neppure quel prorompimento di brute forze animali : eran lamenti forti ma soffoca~i che poi :finivan in rantoli e sempre più soffocati, sempre più radi, sempre più fiochi e più :fiacchi. Pareva che la volontà ri-. belle, preso n sopravvento, riuscisse a aver ragione della natura. E queste pause lunghe, questi ormai quasi rantoli soli a intervalli lunghi davano una pena tragica, un'aspett~tiva di morte. A un tratto un urlo, aUissimo. ~ L'intervento chirurgico ? - Il signor Ermanno si scosse tutto, Romualdo alzò di scatto il capo. E dopo quell'urlo, un séguito d'urli, laceranti, pazzi, come' di chi· sia sbranato vivo. I due si guardavano senz'esser capaci di fare una parola : il signor Ermanno ora sudava, gli gocciolava il sudore giù per la fronte. Dopo un ultimo forsennato urlo, una pausa; un lamento :fièvole, un gemito quasi di piacere. E : « Nuè >> : una voce nuova : « Nuè >> : il pianto de~ neonato. Fuori era l'alba; i chicchi– richi dei galli si rispondevano dalle lontananze. BibliotecaGino Bianco
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