Pègaso - anno III - n. 10 - ottobre 1931
Villa -Beatrice 471 guardava dovunque potesse vedere l'immagine propria riflessa; e provava un orrore, una repugnanza.... Lui era così ! Ma non era nato mica così ! Riandava con la memoria alle prime volte in cui suo padre gli aveva detto - quanti anni avrà avuto: cinque an– ni? - «Guarda diritto, non storcere gli occhi, non prendere co– desto vizio». Quel diverger lo sguardo era stato considerato come un brutto vizio da cui avrebbe potuto correggersi da sé purché ci avesse fatto attenzione, purché avesse voluto. Ma lui non s'accor– geva di guardar torto da un occhio, non s'era accorto mai che fosse avvenuta una mutazione : a lui pareva d'aver sempre guardato allo stesso modo, di seguitare a guardare allo stesso modo. Si sa, da ragazzi.... non gli veniva neppure mai fatto di guardarsi in uno specchio. Finché alla fine: « Bisogna decidersi a portarlo da un oculista)). E sua madre ce lo portò. C'era una differenza di rifra– zione: un occhio normale e uno, lo strabico, miope, miope eccessi– vamente, tanto che non era possibile neppur con le lenti correggere la differenza. « Si può tentare un'operazione .... )). 1Maall'idea sol– tanto d'un'operazione - a quel tempo in cui la chirurgia oculistica era da noi ai primordi - un'operazione a un occhio! -, i genitori s'eran ribellati. E adagio adagio in casa avean fatta l'abitudine a quel suo occhio stràbico che quasi non se n'accorgevano: e lui poi, crescendo, visto che nulla c'era da fare, e vedere ci vedeva benis– simo, aveva vòlto il difetto in civetteria. Ma ora, quella pupilla che guardava per conto suo, là, divergendo, era una cos~Lorribile, una mostruosità. Non ne poté più. E prese la macchina e fu a Pisa dal professore. Il profe1<Rore ra alla " Maternità". Ci poté parlar sùbito. Il professore al vederlo : - Cbe c'è? - Lei deve assicurarmi che la creatura non nascerà con delle imperfezioni. - Cosa s'·è andato a metter per il capo ? - Mi dica se può rassicurarmi. Il professore era rimasto manifestamente turbato. - Caro signor Romualdo, chi è che può rassicurare? _ Non è questo che io intendo. Quello che voglio sapere -- e lei mi à capito benissimo - quello sopra cui voglio che ella mi ras– sicuri è che non ci siano delle ragioni speciali, particolari perché la creatura abbia qualche mancamento. E Romualdo si coprì il viso con una mano per nascondere la contra,zione del pianto. - Se il parto anticiperà, la creatura sarà piccolin~: ~?a im– perfezioni. ... perché ci dovrebbero essere delle imperfez1om . Non si lasci prendere da certe idee. La conformazione anormale non dovrebbe .... non credo .... ibliotecaGino Bianco
Made with FlippingBook
RkJQdWJsaXNoZXIy