Pègaso - anno III - n. 9 - settembre 1931

326 B. Cicognani t'impiccherai all'albero mae:-t1·0 in alto mare e non al ferro del letto in casa mia)). Tirò fuori di tasca il rocchio della cigna e tenendola dalla parte della fibbia la, svoltolò col gesto come se la lanciasse. Gli roteava l'occhio sbilenco con le venature di sangue come gli succedeva quando s'eccitava. Pierino ebbe pa,ura d'essere preso a cinghiate. M,"aRomualdo si raddolcì. - Questa, verrai a ripigliarla il giorno che ti sarai fatto uomo. Fu Romualdo che partecipò la decisione presa, circa Pierino alla Raffaella. Essa era avvezza a considerare la volontà dei padroni come indiscutibile : perciò, mentre l'idea di dovere stare chi sa quanto mai senza neppur rivedere 1a persona a cui voleva bene più che a un :figliolo, l'idea di quella creatura sola chi sa dove nel mondo, in mezzo all'oceano, in terre lontane_, le cavava dal cuore il pianto e i singhiozzi, che cosa c'era da fare? Quella era la legge, il destino. - Bisogna che si faccia nomo e io ne farò un uomo, vedrai. Non solo; ma lo metterò in condizioni tali che dipenderà da lui, un giorno, di diventare il signor qualcuno _anziché rimanere il signor qualunque. Questo discorso aveva fatto una grande impressione, anche tra .il pianto e i singhiozzi, sulla fantasia della Raffaella. I due personaggi : il signor Qualunque e il signor Qualcuno, le si presentavano come esseri veri, non solo, ma che ~Ha cono– sceva già prima, di vista, e ora di p·ersona. Oh! il signor Qualcuno, era un pezzo, era un pezzo che lei lo conosce,,a: soltanto ignorava che si chiamasse così; e ecco ora le era stato presentato. E così, mentre ella tutta sottosopra stava preparando H corredo che ci voleva al nipote per la lunga assenza, fra un battersi con la palma la guancia e un asciugarsi una lacrimona grossa, tra un sospiro e un altro, tra un gemito e uno smaniamento, s'inter:r:om– peva e restava astratta .... Quel c_heella aveva sognato, quel che avrebbe pagato non si sa che cosa per sé, in Pierino sarebbe stato vero: un giorno .... E lo vedeva riverito, ossequiato, con tanta gente ai suoi comandi. ... <C Signore, fatemi vivere fin a quel giorno, fatemi vivere fin a quel giorno ! >>. È un'altra tenerezza le stempe– rava il cuore, un altro pianto le irrigava ·ora ltt gote : un pianto- di consolazione. E già, anticipando codesto momento, sentiva riflessa la nuova condizione sopra di sé, e si dava importanza, quell'aria d'importanza tutta sua speciale. Lo stesso fatto da cui derivava il dolore, acquistava un altro carattere: essere imbarcato, a.sedici anni poco più, per terre lontane, solo, e chi sa per quanto far que– sta vita sui mari, diventava una cosa eccezionale, da romanzo. BibliotecaGino Bianco

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