Pègaso - anno III - n. 9 - settembre 1931

I\ ACHILLE CAMPANILE 11 i IN CAMPAGNA È UN'ALTRA:COSA (C' È PIÙ GUSTO) ROMANZO In-16°, pp. 300 L. 12 CAMPANILE va in campagna a visitare i suoi pos– sedimenti, << possiede infatti in quella ubertosa re– gione uno zio, una zia e due cugini ». C'è della gente che quando è convinta di qualche cosa si affanna a convincere quanti può della cosa medesima. Per esem– pio, lo zio Alessandro è convinto che bisogna alzarsi presto e eominciare a lavorare. E cominciano così le scherzose polemiche di CAMPANILE, se sia meglio o no .essere mattinieri. Ed ogni giorno è una questione nuova, sul nuoto, sullo sport, sul grasso e sul magro, sulla poesia futurista, sul 1·agtime e sulle romanze delle nostre nonne che la vocetta della signorina da marito canta nostalgicai;nente. Argomenti da villeg– giatura, e personaggi tutta la gente che in villeggia– tura ci va per stare al sole, o all'ombra, arrampicarsi o sdraiarsi. La critica di tanti argomenti e figure del giorno fatta con quel candore sornione di CAMPANILE, anche se è tagliente è spassosa. CAMPANILE ha messo insieme in questo libro un vero dizionario del buon umore. FRATELLI TREVES - MILANO Bibliot cc Gino Bianco

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