Pègaso - anno III - n. 8 - agosto 1931
204 B. Cicognani fronte, guardava lontano e non apriva bocca. Anche l'espressione della faccia, degli occhi, era cambiata. Tanto la mutazione come il deperimento avevano dato nel– l'occhio anche a Romualdo: « Ohe à, questo ragazzo? Cara Raf– faella, qui bisogna ap,rir gli occhi)). Quando poi sentì del guasto allo stomaco, Romualdo chiamò il dottore. - Mi guardi questo ragazzo. _ E dopo, prese a quattr'occhi Pierino. - Figliolo mio, qui sotto c'è qualche cosa. Si può sapere cos'ài? Eri un bel ragazzone che facevi piacere a guardarti, avevi una fac– cia aperta, uno sguardo chiaro : e ora ài fatto un musino color mela acerba e tieni gli occhi come un'educanda. Su, alzali, gli occhi, alza su il niento, e guardami! E puntandogli forte, a pugno chiuso, l'indice sotto il mento, Romualdo cercava di fargli alzare la testa. Pierino ;:i,veva le gote di porpora e s'ostinava a fissare in terra. - - Guarda me e non in terra : l'uomo si vede da come ficca gli occhi in quelli degli altri : non badare se io ne ò uno che va per conto suo: ma quello buono, per Dio, non ò avuto ragione d'ab· bassarlo mai: guardami! Pierino tremava; e fossero singhiozzi o un nodo alla gola, pa– reva che soffocasse. Nel far resistenza al pugno di Romualdo, il ·viso gli si contraeva dintorno alla bocca dolorosamente : e ora, di sotto alle palpebre, di qua e di là su ciascuna gota gli gocciolava una lacrima. - Guardami! Le palpebre di Pierino s'a,lzarono con grande sforzo, e gli occhi fissarono per un momento Romualdo. S'inondaron di pianto; e le la– crime piovvero abbondanti giù. Romualdo lasciò libero il mento e al– lora senza quel puntello la testa di Pierino ricàdde inerte sul petto. - Stammi a sentire. Tu sai che ti voglio bene come a u_n:figliolo. Considerami anche tu come un babbo. Non farmi ricorrere a mezzi estremi. Si può saper che cos'ài? Pierino continuava nel mutismo ostinato senza dar segno d'in– tendere. - ,Sicché, non vuoi dirmi nulla ? Debbo pensare· quello che cre– do ? Anche il peggio ? E allora stammi a sentire e intendimi bene .... E Romualdo prese Pierino per il petto scuotendolo come una canna. - .... Apri gli occhi, sta' qui col cervello! ooh ! - E accompa– gnò brutalmente il richiamo con una stratta. - A buon inten– ditor poche parole. Ti do tempo quindici giorni: se in questi quin– dici giorni non sarai tornato o almeno non darai segno d'esser sulla via di tornare il Pierino di p,rima, lo trovo io il mezzo di guarirti: intendi bene : il mezzo di guarirti, io ce l'ò. BibliotecaGinoBianco·
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