Pègaso - anno III - n. 8 - agosto 1931

202 B. Cicognani - Ancora veramènte .... - Ma nella reticenza c'era soltanto ! la trepidazione _quasi superstiziosa- d'avere a " sdegnare" la sorte, col fare la cosa troppo sicura. Romualdo ormai vedeva nella moglie la madre :_e una nuova ondata di tenerezza aveva portato via ogni inquinamento amaro, e rinfrescato l'amore. Le sue premure s'erano fatte anche più sol– lecite, le sue attenzioni più sottili, i riguardi anche più delicati. Qualche volta, lasciando la conceria, tornava su di sorpresa: qual– che altro giorno si concedeva mezza giornata di libertà. « Non c'è impiegato ché non abbia il suo mese di permesso : io, son degli anni che non mi piglio un giorno: mi par d'averne diritto>>. E si gustava quelle ore di libertà con un abbanq.ono di ragazzo in va– canza facendo capo, ogni tanto dov'era la moglie, e lì, cercando di rimanere non avvertito, sostava discosto : e si vedeva l'uomo beato d'avvolgere in uno sgu~rdo quanto costituiva la sua felicità. Bea– trice faceva finta di non avvedersi di niente e invece niente le sfuggiva. Invidiava lo stato di felicità del marito, ella, a cui anche il senso della maternità era d'angoscia: in certi momenti addi– ritt-q.ra quasi d'orrore. Ormai non poteva, p,iù dissimulare e men– tire a s e stessa né agli altri: la cosa era certa. E perché quell'an– goscia? Perché quell'orrore? Che ci si può fare contro un senti– mento che viene di dove son le radici dell'anima, dalla parte sot– tratta alla volontà con la gelosia stessa con cui alla volontà son sottratte le parti vitali dell'organismo? E come s'intrecciano, là, nel segreto profondo, le cause prime del modo di essere fisico e delle disposizioni spirituali ? Nella sua stessa fattura corporea, sotto le apparenze di una vantaggiosa prosperità, ci ·doveva essere, c'era, di certo, un che di anormale : anche quel dolore tremendo, tutto fisico, nell'amplesso, si ricollegava forse con quel -che eUa provava ora da incinta; e ora era un sentimento continuo, uno stato continuo. Anche di questo stato, al solito, nulla che trapelasse di fuori. Ella sentiva ogni tanto, nel ventre, sì, dei dolori fi~rissimi : crampi e stiramenti e trafitte, e pèr ore intere indolenzimento alla vita e un senso, nel grembo, di peso: ma gli altri, per accorger– sene avrebbero dovuto ·essere indovini: una parola ch'era una parola da lei non usciva di bocca. E non cambiava quasi neppur di colore. Coi Bertani s'era stabilita una certa dimestichezza. Con nes– sun' altra famiglia del paese Bice aveva voluto far relazione: « Lasciatemi ·stare per conto. mio>>. Sentiva l'ostilità: sapeva per esperienza di non raccogliere che antipatie. Anche da ragazza non aveva avuto un'amica : e tra le _relazioni di famiglia non una che le fosse importato di mantenere poi dà maritata: d'altronde, da quando s'era sposata, per tutte le sue antiche conoscenze era stato BiblrotecaGino Bianco

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