Pègaso - anno III - n. 8 - agosto 1931

INCONTRI. I. - Q.UEL POVERO ORIBOL. Arrivai a Castelfranco alle sette, e non capii per quale ra– gione, qui bisognasse attendere due ore la coincidenza con la linea della Valsugana. :È una vera disperazione abitare nella mia città: si è del tutto tagliati fuori dalle linee più importanti. Uscito dalla stazione mi ricordai di Cribol, il mio amico d'infanzia che abitava in questo paese, e decisi di cercarlo. Era giorno di mercato; sapevo ch:e aQitava vicino al mercato dei maiali ; attraversai la grande piazza che fiancheggia il Castello: gli uomini e il bestiame a mo– menti sbarravano completamente il passo, erano state, anche, tese delle funi e dovetti più volte tornare indietro; i contadini avernno portato i vitelli persino sotto i portici tra i venditori di castagne e di frutta di mare umida e verdastra costellata di limoni. Il sole splendeva, ma la_ mattina era rigida. Le bestie frammiste agli uomini influivano su di questi in una maniera violenta. Molti di costoro abituati a stare sempre accanto ad esse avevano la stessa lentezza e a volte la stessa fissità nello sguardo. Sotto .l'atrio d'in– gresso al cortile dov'era la misera abitazione di Cribol, trovai una donna grassa e paonazza a guardia d'una catasta di biciclette; mi disse che Cribol aveva cambiato casa : abitava alle case popolari, vicino alla stazione. Rifeci la strada, vedevo ora la gente col volto illuminato dal sole. Tutta gente .sana e quasi bella, si sentiva il loro sl'J,ngueravvivato dal freddo. Alcuni ragazzi, snelli, neri agli occhi tra il rosso delle guancie con qualche pallore alle tempie, conducevano dei buoi. La statua bianca di Giorgione nel freddo appariva rimpicciolita. Le case popolari erano al di là della ferrovia. Cominciai dalla prima fila, a domandare. Un vecchio che stava raccogliendo pezzi di legna da una siepe mi disse che Oribol doveva abitare in una casa della fila seguente. Proseguii. Il sole entrava per le :finestre aperte delle camere a pianterreno, illuminando dei letti disfatti. Si sentiva parlare, ma. non si vedeva alcuno. Chiamai; un bambino tutto eccitato dal freddo si fece sulla porta, e subito altri quattro 10. - PqJaso. Biblioteca 91 no Bianco

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