Pègaso - anno III - n. 8 - agosto 1931

256 A. 'rHÉRIVE, Noir et or preferibilmente, al soldato, a,l ·popolano, al pr~vinci~le: questi_ no 1 n è l'eroe nazionalista, della guerra, ma ne è il martire. Fm dalle prim~ pa– gine Thérive pone tendenziosamente il contrasto -tra un gruppo .d1 s?l– dati anziani e un g.iovane ufficiale, rappresentante della borghesia, vile e vendicativo. Le figure di ufficia.li descritte con simpatia i;;ono vantate per quelle medesime doti d i bonariet à e di anti-mi1itarismo che Thérive segnala nei ,suoi camerati preferiti. - . n centro ideale di questo volume di ricordi è formato da un capitolo dedicato alla costituzione di una setta segreta tra soldati e sottufficiali, una setta di disfattisti che avevano s0elto come distintivo una sigla misteriosa, V. E. N .. C., signifi.cante viotimes et non oomplioes; ma che era gabellata, per la curiosità dei superiori, come viribus ewternis non cedere. Alla setta aderiscono persino degli ufficiali. La descrizione· di questi tipi di sabotatori, - accozzaglia ibrida .di preti e di intellettuali pacifisti, di codardi e di anarchici, - è fatta da Thérive con uno spi– rito e una verità indubitabili, però son proprio questi frammenti che ci informano sulla precisa cifra artistica di Noir et or. Questo libro sa– rebbe ben classi,Jkato nei ranghi dell'arte dialettale. Nessun sentimento vera;mente profondo, e umano riesce a dare ele– vatezza a questi scorci veristici. Nella Vie rles martires di Duhamel, per esempio, v'è una grande, intensa, pietà per l'umanità sofferente che trasfigura la rappresentazìone nuda e schematica. In Thérive, invece, non l'amor patrio, magari esagerato ed esasperato, non la paura fisica, non la pietà, non un vero e proprio umanitarismo, come poteva esser quello di Romain Rolland, nia lo s0etticismo dei vec,chi uomini di lettere fran– cesi, scetticismo individuale che somiglia a quello anonimo e bonario del popolo, ecco in breve la vera fonte del dia.lettalismo e del pit– toresco di questo grigio libro·, nel qua1e la guerra è tutta✓ risolta in pettegolezzo e in maldicenza. Vien fatto di pensàre, per ragion di contrasto, al J ourney' s end di Sherriff: come· in questa tragedia la nuda e schematica verità riesce a trasfigurarsi : solo due demoni vi si agitano, la paura e la morte; una sola necessità s'impone, salvare la dignità umana,. E che si possa unire in un sol tratto la verità artistica alla ve– rità documentaria, lo dimostra lo stesso 'l'hérive quando descrive, coi suoi so1iti èolori vivi, un gruppo di preti soldati: v'è,_ tra gli altri, un Abbé Taconnet, uno di quei saeerdoti francesi un po' venati di gianseni– smo, capaci di grandi trasporti mistici, ora condannato, a, u,c,cidere; quando, alfi.ne, si ha pietà di lui ,e. lo si trasferisce in una compagnia di inumato ri, i so ttuffidali, per deriderlo, gli ingiungono di accertare l'iden– tità di un tedesco morto che imputridisce in uno stagno da parecchi giorni : per un ista,nte, a proposito di questo personaggio, 'L'hérive di– mentica le sue preo.ccnpazioni e riesce a dipingere· il dmmma intimo di una vittima che compie umilmente, ma con fermezza, il ,suo dovere. '?611'1D9t6l1~~m\~~wtà ed arte. ALBERTO CONSIGLIO. -Bibliotec-a-Gr.t:ailt-:i:'10<:1-:t:Bni-eta.I:1;-;t):yG_O~- --: :r~~- --n:::-;-;:-----:;--;~------ - 'b~ ;:i t UGO OJE'.l''.l.'I, Direttore responsabile ~-~ LI n:M:1.00a...O ·---·-------:------'-- alla ~ibli?teca Gino BiariHf: 0 p ANCRAZI, Segretario di redazione da .... ~-- .. ~ ENR1co ARIANI - v1A s. GALLo 33. _ FIRENz~ in data ..... li\9..:\.iw.2. ... ~. 101._t ca Gino 8 ---'neo

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