Pègaso - anno III - n. 8 - agosto 1931
/ 210 B. Gicognani della "Casta diva" aveva avuto sempre l'effetto di trasportarla fuori del mondo. Ora, no, non c'era la luna; era luce di giorno, ma una mattinale giovane tenera luce di sole d'autunno appena tingente di rosa le cime dei monti lassù : e anche il rito era un altro: un rito, questo, .solare. Ma la bella figura scendeva la gradi– nata portando, come ogni celebrante, in sé conciliati in un'armonia superiore il sacrificante e la vittima: onde la maestà d'ogni cele– brante; e la signora Isabella riudiva dentro di sé la melodia bel– liniana accompagnare l'incedere della figliola. Anche Romualdo teneva gli occhi in Beatrice, commosso. 00- m'era diversa la propiziatrice d'oggi dall'altra di un tempo! All'al– tra, anche per il contrasto, riandava il pensiero. Piccola, asciutta, nervosa, coi capelli quasi ancora castagni, gli occhi azzurri vivis– simi, sua madre vibrava partecipando con tutta se stessa all'ecci– tazione di giocondità che in un ritrovamento in sé di giovinezza, ella, per prima, svegliava. Questa, impassibiie, dea. Alla vite a capo del primo filare della vigna sotto il giardino, alla prosperosa vite di trebbiano bianco, Beatrice alzò i bracci bel– lissimi e colse, alto, il grappolo più grosso. Acuto, pei campi, il fischio avvisò che la vendemmia era inco– minciata. Beatrice lasciò che il paniere l'empisse Romualdo: ella rion colse più un gramiciolino. Quando iÌ paniere fu pieno, lo prese e, aiutan– dola il marito, s'a,vviò giù per la viottola. A mezzo, a un crocicchio piano, stavano le bigoncie. Intorno, c'eran digià ~oi panieri colmi e aspettavano, chiassando e dandosi la disturna, giovinotti e ra– gazze. A dirigere, lì alle bigoncie, c'era un capoccia vecchio: un omarino grinzoso come una giu'ggiola passa, con degli occhietti grigi di falco e delle vene ai bracci dissugati grosse che parean corde. - Signorìa! - Ah! ci sei te anche quest'anno? - Per drissi ! :È un onore questo cbe mi si compete: si va pe' set- tantasette, sa ella? - O bravo Dreino ! Beatrice stava indecisa in quale bigoncia avesse a vuotare il paniere. - In qualqnque è lo stesso : vuotalo pur in questa. Beatrice arrovesciò il paniere nella bigoncia: una quantità di grappoli andò di fuori schiacciandosi. Ella arrossi come una bam– bina .maldestra. - Abbondanza,! Allegria! - gridò subito il vecchio omarino a sperdere il malaugurio'. - Forza, ragazzi, giù! ·S'affollarono urtandosi, e dai panieri troppo colmati un traboc– . care di grappoli in terra. BibliotecaGino Bianco
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