Pègaso - anno III - n. 7 - luglio 1931
Villa Beatrice 85 samente : « Facciamo due passi». Le cinse la vita e andarono per il parco. Era notte, nel parco. - Dimmi, Beatrice, dimmi la verità. Tu amavi un altro. Ti ànno fatto sposar me, ma amavi un altro. - Come fai a dir così ? - Ohi lo sa? Or ora .... Prima non m'era mai passato neppur per la mente. - Ma che cos'è che ti fa dir questo? - Tu amavi, dimmelo; e io son venuto a, troncare il tuo sogno. A me lo puoi confessare. Io so capire anche questo. Dimentica per un momento che io sia il tuo marito, come io non pern'lo che tu sei mia moglie. Facciamo come i bambini : si dice che io sono un vec– chio tuo amico che voglia la tua felicità; e tu ài un segreto che non ti dà pace e non lo vuoi dire a nessuno; ma io, se me lo dici, ò il modo di restituirti la pace. Oonfìdati ! Dimmi. - Ma immagini tutto da te. - Era povero, ma gli volevi be-i;ie: dimolto? E lui ti amava? Ohe c'era perché tu non potessi sposarlo? I tuoi non volevano? Per– ché non volevano? Colui però al quale ti dettero, lo domandò, sai, se eri libera : gli fu assicurato di sì, che lo eri .... Forse egli avrebbe dovuto .... ì\fa tu perché non me lo dicesti ? E ora .... - Mi dici che ti salta in mente ? - E allora è questo mio occhio errabondo a cui non ti puoi abi - tuare ? Son questi miei baffi tenuti lunghi 't Dimmelo. O è qualche cos'altro: è tutto l'insieme di me; il fisico, i modi. ... - Ma perché, stasera? ... - Perché ò l'idea che tu tenga chiuso in te qualche cosa che non ài coraggio di manifestare; e io - devi avermi capito - ò bi– sogno di vedere dintorno a me la gente felice : mia moglie poi! Te! Piuttosto che 8aperti per qualunque ragione, infelice.... Dimmi qualcosa, dimmi qualcosa .... - Ohe vuoi che ti dica,, se .... - Se non siamo più in tempo? È questo che vuoi dire? ... Finché non c'è un figliolo tra mezzo, tutto è possibile sempre. Ora, se un'al– tra, creaturà alle v1ste ci sia o non ci sia, lo sai te .... Beatrice non aveva pensato fino a quel momento che la natura portava ch'ella avrebbe potuto digià essere incinta. L'idea le si presentò spaventosa. Grazie a Dio, fin allora ella non aveva notato alcun cambiamento, ma fra qualche giorno forse .... - No! Venne un no che era lo scongiuramento di una maternità con– tro cui qualche cosa più forte di lei, dal più segreto di lei, si ri– bellava. - No? Tanto meglio: vuol dire che saremmo in tempo: finché non c'è un figliolo di mezzo, tra marito e moglie tutto è possibile ibliotecaGino Bianco
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