Pègaso - anno III - n. 6 - giugno 1931
670 B. Cicognani vito lei, la prima volta in vita sua. E s'era fatta insegnare ogpi raffinatezza dalla vecchia bonne dei signori 'forestieri della villa. vicina. Ma quando poi, salita a preparare le camere con la Teresina, aveva visto il mazzo delle chiavi sul cassettone, subito, dal modo con cui era,no state posate e lasciate, aveva capito che la sposa non era « ambiziosa della casa>>, e le aveva riprese e rimesse a cintola. Era stata una ripresa di dominio che l'aveva fatta alquanto ria- . vere. E la conversazione con la Teresina, - chi sa perché quando due donne accomodano insieme un letto s'aprono in confidenze: la conversazione, mentre ahballinano le materasse o ristendono i len– zuoli e fan le rimboccature è sempre una conver,sazione attinta a un fondo profondissimo che si schiude per la circostanza, - la conversazione le ridètte ancora più animo. Anche la Teresina, che ella aveva guardato dapprima come la persona dalla quale sarebbe stata spossessata, aveva invece - furba - accettato la sua supre– mazia, e le diceva « signora>> : « signora Raffaella>> ; una ragazza a modo, quella Teresina. Talché all'avvilimeitto era successa una reazione che si manife– stava, per ora, in una specie di noncuranza spregiosa. Perciò, in– vano la ragazza che allestiva ai fornelli la cena sollecitò da lei più volte consigli. E non si fece mai viva di là. Ma dopo la cena, dopo che, di là, la Teresina epbe servito il caffè, cominciò nell'animo della "tata" una lotta: se fosse dovuta andare almeno a augurare una buona notte. Alla fine prevalse il partito magnanimo. S'alzò e andò di ià. La luce accesa ma la stanza vuota. Ella s'accostò alla tavola, girò attorno: lè facevano un effetto nuovo, curioso, le seggiole ri– maste cosi discoste, per traverso, dalla tavola, i tovaglioli buttati là, le vaschine con l'acqua torba, gli avanzi del pane: un effetto curioso come quando queste cose si vedono dopo che è successo, alle persone state li, qualche tragedia, oppure mentre qualche gran cosa avviene in un'altr~ parte della casa. · Andò alla :finestra sperando di vede;r sul piazzale, o giù nel giardino, due ombre: non c'era nessuno. Tornò verso la tavola: tese l'orecchio: il rumore, sopra, dei passi avrebbe rotto quella specie d'incanto; ma la camera matrimoniale non corrispondeva li sopra. - Signora Raffaella ! - la voce allegra della Teresina. - cc .Signora Raffaella .... >>.Si, sonava bene: però .... non era ancora il modo definitivo con cui ella avrebbe sognato d'esser chiamata: il modo definitivo sarebbe stato un altro, quello che usava nel paese dei signori della villa vicina .... ah! pronunziarselo dentro : imma– ginare d'esser chiamata cosi: ecco la felicità: « Madama Raf- BibliotecaGino Bianco
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