Pègaso - anno III - n. 6 - giugno 1931
658 B. Cicognani che si preparasse a assaporar bene con le labbra libere q1,1alche cosa di prelibato '! . . . Nel rimettere il piede in casa, la ca,sa non le parve d1 già p1ù sua. Ella non aveva più nulla di suo. Fece una corsa in camera: voleva pur dire addfo alla sua camerina; e quando si fu chiusa den· tro si sentì il cuore secco: s'erano asciugate a un tratto le parole ~ _ella avev.a sentito gemere al pensiero di lasciare per sempre quelle quattro pareti. C'era, a capo del letto, la Madonnina: regalo del babbo quand'era passata a, comunione; la Madonnina sarebbe andata con lei sempre, ella l'avrebbe portata ·con sé quando fosse stata sposa. E ora guarda,va l'immagine e provava un impietrì· mento. Usci dalla stanza,. Nella nuova dimora non veniva con lei neppure la sua Madonnina. Di là, la stanza da desinare non era più la stanza da desinare di casa: coi servitori ch'ella non conosceva ritti ai quattro lati della lunga tavola appa,recchiata coi trionfi di cristallo e i mazzi dei fiori che buttavano un odore, troppo, che dava al capo. Ella distribuì i confetti mescendo col cucchiaio dal vassoio d'argento: ciascuno via via. le diceva una parola d'augurio; suo padre s'alzò e le dètte un nuovo bacio, sua madre la fissò con gli occhi da cui gocciolava una lacrima come una pie.cola. perla. Ma tutto questo, per lei, come se riguardasse un'altra. Qnand'ebbe finito il giro, la cugina maritata la condusse di là e l'aiutò a spogliarsi da capo, per la terza volta, e a mettersi il vestito da viaggio. Fu bussato impazientemente alla porta e appa,rve il marito sbarazzato dal· l'abito di cerimonia col vestito abituale e la spolverina: la cu– gina sparì per incanto ed ella rimase con lui che la prese, con un far da ragazzo, alla vita e le fece fare le scale di corsa, quasi di volo, sostenendola sempre, alta, alla vita come se la rapisse: si trovò nell'automobile che la doveva condurre alla nuova dimora. E quando l'auto si mise in moto, ella provò un giramento di capp come se non avesse fatto altro che girare in tondo e s'abbandonò con la testa arrovesciata indietro contro l'imbottitura. Sentì che il ma· rito le prendeva una mano: e lei non aveva la forza per ritirarla. Quando tornò in sé, l'auto filava a tutta velocità. Ella guardò fuori : campagna : pianura : segavano il grano. E le ventate eran calde : il sole doveva ardere. Volgendo gli occhi accanto, vide il marito con la spolverina e con un berretto orribile fino a mezza ,.. fronte, che s'asciugava il sudore. - Mia cara, il tuo capo era, dolce e odoroso sulla mia spalla · ma capirai, senza potermi muovere da quando siamo partiti.. .. e 't'ag~ gravavi così, eri così abbandonata, dormivi così profondamente .... Io non sapevo se avermene a male : ò pensato tutta la strada se dovevo avermene a male. Dimmelo te : devo avermene a male ? BibliotecaGino Bianco
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