Pègaso - anno III - n. 6 - giugno 1931
Villa Beatrice 653 neva il cucchiaio, il rumore nél tirar su il brodo e il bagno dei baffi a ogni cucchiaiata: quei baffi ghiotti di tutto, che s'inzuppavano di tutto, fradici sempre, colanti: e quell'asciugarli ogni tanto con lo strusciarvi su la salvietta che ne restava sporca, intinta. E come se ciò non bastasse, alle prime cucchiaiate egli incominciava, - e s'era ai primi caldi,..:_ a sudare: ella gli vedeva la fronte, le gote, il collo farsi rossi e lustri e poi ogni poro buttare una stilla e for– marsi le rigate sulla faccia e il solino ammencirsi. S'asciugava aJla _salvietta anche il sudore. Mangiava voracemente, empiendosi la bocca, discorrendo anche col boccone in bocca, bevendo mentre masticava. Verso di lei aveva anche troppe attenzioni, la serviva premuroso. E a lei davan nell'occhio le mani, le mani tozze, len– tigginose, che le ricordavano le mani di certi pov(;lri coi segni la– sciati' daUe croste; e ogni volta che egli si sporgeva verso di lei e le s'accostava, ella sentiva il cattivo odore che butta di solito la carne rossiccia accaldata. Ohi avrebbe voluto che ci fosse tutti i giorni il signor Romualdo a desinare era la donna perché ogni volta, anziché un pezzo d'ar– gento, ella s'era sentita insinuare dentro il cavo della palma della mano mentre gli porgeva il cappello, trenta lire. Se rimanesse a dormire ! pensava la Teresina : se una sera rimane a dormire è -un foglio da cinquanta. Dio! poter andare con la signorina .... Se la signorina la portasse con sé r partecipare alla fortuna ch'era toc– cata a lei! E per tutte le botteghe andava levando al cielo quest'idea– le di sposo così signore, cosi piacente che a meritarlo .... E la Tere– sina dentro di sé pensava che altra accoglienza avreblre fatto lei a un uomo a quel modo, che festa!, e come se lo sarebbe legato stretto .... Ci fu anche il pranzo che voleva essere quasi ufficiale, il pranzo del :fidanzamento. Furon invitate, a rappresentare la parentela, la zia Corinna e le :figliole di lei : una, ancora ragazza; l'altra, maritata da poco: e c'era pure il marito: ingegnere novellino. Tutti eran venuti con una prevenzione ostile. La zia Corinna odiava per prin– cipio i matrimoni combinati : ell'era per il matrimonio d'amore : anche lei s'era sposata per amore e il marito glien'aveva fatte di cotte e di crude, le aveva fatto soffrir pene d'inferno: ma ell'era ri– masta fedele al pr_incipio e al marito, innamorata fradicia gelosa. Ancora, a ricordare il suo Beppe, - era morto malamente fuor di casa, - le venivano i lucciconi. La figliola ragazza era venuta con la certezza di trovare un vecchio camorro da divertircisi un mondo : l'altra figliola poi e il suo marito eran in quello stato nel quale, già tramontata la luna di mie-le, le delusioni - gli aspetti veri della realtà - cominciano a profilarsi, ma per ora si scorgon sol– tanto nello specchio incosciente di noi che son gli altrL E la prima impressione infatti fu disastrosa: un senso di di- BibliotecaG'no Bianco
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