Pègaso - anno III - n. 6 - giugno 1931

646 B. Oicognani era di media statura e aveva un panciotto bianco, in tirare, su una trippetta. La signora Malvina, con gli occhi che le brillavano in una pe· scosità anche più nera del solito, con le guancie incrostate d'un roseo più acceso del solito, presentò l'ottimo amico, cavaliere del lavoro, proprietario di concerie, uno dei commercianti più « rag· gu.ardevoli )) della provincia .... « Lo domandi, signora Isabella, a suo marito .... Oh! il signor Romualdo è una forza, è una forza .... )). Il signor Romualdo, disinvoltissimo, tentennava il capo. Finita la presentazione, la Bice si trovò seduta su una poltron · cina accanto a quella del visitatore, la signora Isabella sul ca• napè a fianco della signora Malvina che aveva spiegato il ventaglio immenso. Pino da quando era arrivato il biglietto, mamma e figliola, tutte– e due avevan capito; ma niuna aveva fatto parola all'altra. E al– l'entra,r nella stanza, ambedue avevan saettato lo sguardo sull'in· dividuo che si rizzava dalla poltroncina, e in un'occhiata ambedue avevano giudicato l'uomo e sentito che quello sarebbe stato il ma· rito : l'istinto le dà siffatte certezze. Ma l'impressione e il giudizio erano stati diversi. Uno strin– gimento, la madre, al cuore, sul primo; ma poi una voluta persua– sione che l'apparenza rivelava, in fondo, il buon uomo, di quelli che s'affezionano e che la Bice si sarebbe trovata bene con una persona così, ormai posata e ricca: anche la Bice non era più una bambina: un avvenire quieto .... Oh! certo, per una che avesse avuto molta sensibilità, quell'occhio che ogni tanto non si sapeva dove andasse, quei baffi spioventi.... ma per la Bice.... E ora la madre quasi ringraziava Iddio che la figlia non avesse certe de– bolezze. Questa aveva provato ciò che si prova quando tutto l'organismo si rivolta alla vista di qualche cosa; e poi un abbandono delle forze, un deliquio: le girò la stanza, le s'appannò la vista. Credette che codesta volta si sarebbe veduto ch'ella si sentiva male: come fa. cevano le ginocchia a reggerla? E invece nel girar lo sguardo ella si vide in uno specchio : impassibile', appena un po' meno colorita; e non le restò anche allora che sorridere di que1 suo sorriso. Ella aveva allontanato sempre, nel pensiero, il giorno che pur sapeva sarebbe venuto, in cui le avrebbero messo dinanzi l'uomo designa– tole a marito: era sicura che quell'uomo sarebbe stato l'oppo– sto della persona per cui la sua carne avrebbe sentito trasporto e la sua anima, affetto: e sapeva che non ci sarebbe stato rimedio· ' che ella non sarebbe riuscita a dire di no e che tutti avrebbero al solito preso il suo· silenzio per acquiescenza - di che altro ella poteva esser creduta capace? - ; e ora quel giorno era venuto: l'uomo era quello lì, ìl futuro marito: e soltanto a vederlo tutto ' BibliotecaGmo Bianco

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