Pègaso - anno III - n. 5 - maggio 1931

I AMORE. I. Quando, amche in città, la primavera si vuol far sentire per forza, e il vento porta il fìoo.o che si secca sulle prata si.no i111 casa, al quinto piaIDo,vengono i giomi che no111 si può più stare chiusi den– tro le mura, e bisogna andare a tuffar gli occhi 111el verde, a empir,si d'aria buona i polmoni e camminare sulla terra fresca o magari, meglio che mai, sentir le zolle dure sotto ai piedi. Non si può fare a meno, chi è nato in campagna. E se le occupazioni non mi con– sentono di più, mi contento di ritrovare certi posti avanzati, per così dire, che la campagna spinge sin quasi in città, dove si sente venir su l'eroa e schiudersi i fiori di campo. Ormai non ce n'è più molti, e si allontanano sempre di più; e quel che è peggio, quasi dappertutto sulle strade i muri chiudono la vista dei poderi, che son così belli di questa stagione col grano screziato di anemoni · e di tulipani. I pr,oprietari li chiudono anche al piacere degli occhi ; ma bisogna compatirli, si farebbe lo stesso anche noi: di quei fiori campestri, ora che le forestiere se n'empiono le braccia sul Ponte a Santa Trinita, i ragazzi ne fanno un guad&,gno, e non si salverebbe più nulla. E dispiace a veder pesticciare il grano. Però chi ha l'abi– tudine giornaliera di quelle passeggiate, impara a conoscere alcuni luoghi meno frequentati dove i campi son protetti soltanto da siepi, e i contadini le tengono t_osate bene, a arte. Quando il bianco– spino è in fiore, a andar per le str::\,dine tutte curve che seguono i confini dei poderi, e non s'incontra- mai un'automobile perché non c'è scambio, è un gusto; par di tornare una ventina d'anni addietro. , Seguendo l'argine del Mugillone, a una curva, sotto l'argine, in una piccola insenatura, il fosso si è fatto un po' di greto ; uno 1,piazzo d[ dove non si vedono case e par d'essere a venti miglia dalla città. È vero che non son solo a co111osceTlo, ma più che altro ci vengono i bambini a prendere aria e ruzzano; e loro non danno noia. All'imbrunire cominciano le coppie degli innamorati, che anche i loro passi cadenzati cercano la poesia della campagna, ma è l'ora che torno verso casa, e anche i bambini vengon via. Ora, un· BibliotecaGino Bianco

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