Pègaso - anno III - n. 5 - maggio 1931

SU FEDERICO AMIEL (11 MAGGIO 1881 - 11 MAGGIO 1931). Juger notre époque du point de vue de l'histoire universelle, l'histoire au point de vue des périodes géologiques, la géologie au point de vue de l'a..'>tronomie, c'est un affranchissement pour la pensée. Quand la durée d'une vie d'homme on d'un peuple vous apparait aussi microscopique que e.elle d'un moucheron, et, en reva,nche, la vie d'un éphémère aussi in– finie que celle d'un corps céleste avec toute sa poussière de nations, on se sent bien petit et bien grand, et l'on domine de toute la, hauteur des -sphères ,sa, propre existence et les petits tourbillons qui agitent notre petite Europe. Questo scriveva Federico Amiel nel suo giornale àddì 20 lu– glio 1848, sui ventisett'anni, prossimo a terminare un quinquennio di studi filosofici profondi nelle Università germaniche, e soprattutto in quella di Berlino allora meritamente famosa. Se qualche persona di lucida e crudele intelligenza, sufficientemente pratica del mondo e degli uomini, se l'austero Heim, se l'acuto Scherer, diffidente e incontentabile, conoscendo i desideri e le innegabili qualità del– Famico, avessero potuto allora gettare uno sguardo su queste linee, non avrebbero faticato a capire di trovarsi davanti ad un uomo di quelli destinati, secondo il giudizio comune, a non combinare mai nulla di positivo nella lor vita. E badiamo che con questo io non pretendo per nulla di entrare nel merito della sentenza; il pensiero citato sarà nobilissimo e giusto : certo si è che questo giovine gine– vrino vi aderisce e lo soffre in maniera piuttosto pericolosa. La sua scelta tra le vocazioni, il suo programma, il suo desiderio è preciso, senza equivoco : « la scienza dell'unità, la filosofia della vita)). Ma con le idee sopraddette, con quella sete di universale che egli aveva accresciuta più che saziata nello studio degli idealisti germa– nici, la scelta non è molto ricca né libera : o si fonda un gran si– stema :filosoficoalla tedesca, o si diventa poeti sublimi, cosmici, pes– simisti, alla Lucrezio o magari alla Leopardi. All' Amiel era pre– clusa la prima strada, il sistema: non ne aveva la forza, l'ostina– zione, la durezza necessaria, era di spirito troppo facile e aperto : da Berlino, da quella Università piena di genii che lo aveva fascinato BibliotecaGino Bianco

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