Pègaso - anno III - n. 5 - maggio 1931
Lette·re inedite rii Alessandro Ma.nzoni 517 attraverso la corrispondenza epistolare, nella quale la Diodata seppe mantenersi all'altezza della stima che il Manzoni aveva concepito per lei fin dalla sua prima gioventù. E ce lo dice anche l'ultima lettera da noi ritrovata, dalla quale si può dedurre che si conoscessero personalmente, ed ove dice: « La mia famiglia La riverisce con quell'affettuoso ossequio ch'Ella ha potuto vedere, e nel quale non vuol cedere a veruno chi ha l'onore di rassegnarsele .... ». Ma, più che da questa frase, la persuasione assoluta che il Manzoni conoscesse di persona la Saluzzo ci viene dal biglietto pubblicato in fondo alle nostre note, ove scrive « che sarà ben contento di avere ancora l'onore e la consolazione di vedere l'illustre sua Padrona ed amica la ,Signora Contessa Diodata Saluzzo, e quella che ha la bontà di desiderare di esserle compagna». E in queste parole, nel delicato accenno alla bontà dell'ignota amica della Saluzzo, ammi– ratrice anch'essa del Manzoni, s'avviva d'un raggio luminoso il puro sentimento che legò il grande Poeta, alla gentile e nobile poetessa piemontese. PIERO MrsCIATrELLI. I. Chiarissima Signora, Voll'rei obbedire ·al Sig. Marchese d' Areglio 1 ), e sento m.onmeno vivamente l'onore, che, ,pubbliOOJI1dosi quella mia lettera, mi ver– rebbe dallla soprascritta di ess·a; ma una ragiollle, prepotente · ÌIIl me, mi obbliga a d 1 eisiderarr-ech'egli abbandoni oodesto suo cortese disegno. In quella lettera, io ho -accen,nate opinioni letterarie diverse da quelle che sono comunemente ricevute; e m'è bastato (qui sono due parole illeggibili per una grossa macchia su la carta) addurne le prove, perchè aveva l'onore di parlar (parola illeggibile) cui io p,O'tevra credere che tali opinioni nolll riUJscirebbero nuove né disag– graidevoli. •Ma pei motlti lettori che noill fosser-o ÌIIl una .simile disposizioille, quei ceinm.i, 'llOIIl atrti certamente a produrre u,na IIluova peDs.urasiOIIle, ba.s:terebbero soltanto ad offender l'antioa. Punzecchiare cosi 1l1II. sistema non mi par buon C0111siglio : bisogna arrnmazmrlo, o lasciarlo ,stare. Oltmcciò, queste opiniOIIli fur0010 e sono oggetto di controversia; e Le confesso che, per tollerar bene quello che le contrrover,sie letterarie rrec-ariodi piacevole, ho b:usogmo di potel'lllli render testimonio ch'io non •sia -st,aitooocasione di provo- . cartle. Spero che il Sig. Miarchese farà buone queste mie ragi-01I1i, 1) Il marchese Cesare Ta,Parel1i d'Azeglio (1763-1830), padre di Massimo, m.ise per primo, a quanto sembra, in rapporti personali di stima, la Saluzzo e Il Manzoni (cfr. Lettera del D'Azeglio al Manzoni, in Carteggio, parte I, p. 493. BibliotecaGino Bianco
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