Pègaso - anno III - n. 5 - maggio 1931

LETTERE INEDITE DI ALESSANDRO MANZONI A DIODATA SALUZZO. Quando nel 1796, a cura. del conte Prospero Balbo, uscirono per le stampe i primi versi della Diodata ,Saluzzo 1 ) celantesi dietro il nome arcadico di Glaucilla Eurotea, l'Alfieri, il Parini, il Pindemonte, U,go Foscolo, il Oesarotti, Saverio Bettinelli, Carlo Deninai, tutti i più grandi ingegni della letteratura italiana contemporanea, s'inchinarono plaudenti e commossi dinanzi alla poetessa ventiduenne. Parve che un uovo astro, fulgidissimo, si fosse levato all'orizzonte della patria in quel crepuscolo rosso del secolo XVIII. Il Parini 2 ), in una lettera del 12 febbraio 1797, dopo aver rilevate le straordinarie virtù liriche e morali della. Diodata, usciva in questa confessione : « Quanto mi vergogno io mai, veggendo una donzella nella sua freschissima età produrre tanti e cosi felici componimenti, mentre io già vecchio non ne ho fatti che pochi a grande stento e tanto me– diocri ! )). Ugo Foscolo 3 ) depone umilmente ai piedi della « Saffo italiana)> la sua prima tragedia, pregandola di scusarne i difetti, le negligenze, gli errori; e le dice : « Ad ogni modo Mcettatela : i vostri talenti hanno de' diritti su tutti coloro che pensano e che scrivono agli Italiani, abben– ché l'Italia 'vecchia, oziosa e lenta' né può, né vuol ascoltare». L'abate Bettinelli 4 ), che fu severo con Dante, si mostra tutto latte e miele con la fanciulla piemontese, e le scrive: «/Ha che il libro in ogni argomento, in ogni metro, in ogni pagina è tutto cuore; e qual bellezza di cuore !. 1) Versi (li GLAUCILLA ErR<>TEA,_P. A.. Soffietti, Torino, 1796, in-8°. Questi versi hanno la seguente epigrafe : Non c,,.nto no per glorioaa farmi, Ma vò passando il mar, passando l'ore, E invece degli altrui canto i miei carmi. ZAPPI. Nell'ultima pagina, non n111IDerata,si legge: « Con permissione ottenuta addì . XH d'Ottobre del MDCCXCV si è incominciata la staimpa in Febbraio dell'anno seguente, e si è terminata in Luglio. L'edizione è di pag. 317. L'Autrice dedicò questi Versi a•i suoi genitori». 2) Questa lettera del Parini fu pubblicata in Poesie postume in Diodata Saluzzo Contessa Roero di Revello agg111mtealcune lettere d'illustri scrittori a lei dirette, Torino, Tip. Ohirio e Mina, MDCOCXLIII, p. 407. 3) Poe.sie postum~ di D. S., p. 490. 4) Op. cit., p. 433. 33. - Pègaso BibliotecaGino Bianco

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