Pègaso - anno III - n. 4 - aprile 1931

A Pala~zeschi gnati di avere? Il pittore, lo scultore, 'n musicista, il poeta, l'attore o il ballerino, so tutti più o meno farmeli saltate davanti agli occhi e poi magari mandar via per restare un pochino in pace, quando non abbia più bisogno di loro; ma il sarto no,_ mancandomene ogni mezzo. E non av,endo il piacere primo, di evocarlo davanti a me, anche il secondo mi viene a mancare di ,conseguenza, poterlo mandar via a mio pia– cimento o capriccio. E allorché ho veduto il libro di Paul Poiret che mi 1 prometteva questa rivelàz.ione, mi ci sono buttato con tutto lo slancio della mia verginale curiosità. Né vi saprei descrivere con quale cando'l'e e quasi direi trepidazione io scriva questa parola «verginale», ahimè, e che strano sentimento mi produca, internamente la sua a;s,soluta legit– timità in questo caso, quasi quasi da farmi arrossire come ai bei tempi che le rivelazioni producevano questi effetti. cos,ì bizzarri. Che cos',è dunque un sarto parigino?, mi sono detto ,gettandomi sul libro con tanto .impeto. E un dittatore ? Un tiranno tagliato coll'ascia, che vuole quello che vuole, senza curar,si degli effetti prodotti daUa Silla ferrea volontà ? O è invece U!l opportunista, che fiuta, intuisce, indovina l'aspirazione, il desiderio, la necessità di domani, rivelandola alla donna come un suggerimento, una parolina nell'orecchio, per modo che essa abbia tutta l'impressione di cogliere in sé un frutto già maturo? Ma– schera l'opportunisnw sotto la dittatura, o viceversa? Ohe cosa ,sono le donne per lui che deve conoscerle come pochi altri? Le ama dedicando loro ogni istante del proprio pensiero e della propria energia, o le detesta ? Le ama prima e finisce per detestarle, o gli rimangono inva– riabilmente indifferenti ? O, come in tutti gli amori umani,. anche in questo i due sentimenti sono abbinati, e si alternano, si urtano, si me– scono confondendosi l'uno nell'altro ? La sua passione di vestire le donne non è altrettanto grande come quella di spogliarle; o difronte alla -seconda, operazione :si mantiene in– differente, e per lo meno non più appassionato di ogni altro uomo. O, anc6ra, la sua missione di vestirJ.e lo comprende a segno da non ricora darsi neppure che ,si può fare, e con un certo piacere, anche la ,seconda operazione, e la laiscia tranquillis,simo alla cura di mani altrui, magari quelle della, più ipocrita cameriera ? E la moda un'evoh1z.ione logica, armoniosa, che sii svolge natural– mente senza vere e p1~op,rie,scosse, o vi si possono piochiare colpi di stato e di testa, tentativi senza un legittimo accordo, senza continuità, e che nulla giustifi.ca se non la forza del ,proprio volere? Un'idea venuta la mattina a uno di questi uomini, al loro aprire gli occhi alla luce del giorno, e che può risentire del loro buono o cattivo umo'lle, del tE;mpo bello o brutto, del loro ,sonno avvenuto più o meno tranquillo e ripa– ratore, della digestione del pranzo avvenuta in condizioni più o meno normali, e a seconda ·del loro umore o capriccio, decidere le sorti di tutte le donne della terra, o almeno di una gran parte di essa. Pensate alla situazione di questi signori al loro risveglio la mattina : vedersi davanti come in un immenso anfiteatro tutte le donne in atteg– giamento di attesa, qualcheduna pestando un piedino impaziente di cambiar qualche cosa nella propria persona, altra gu~rda,ndo suppli– chevole perché non venga dimenticata troppo la sua ,eccessiva magrezza BibliotecaGino Bianco

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