Pègaso - anno III - n. 4 - aprile 1931
La poesia di Biagio Marin 455 Pure, nonostante le notevoli bellezze sparse nella Girlanda) n_on saremmo forse qui a parlare del -Marin di Grado, se non fossero venute, alla loro ora, le Oansone picole. Nelle Oansone picole, pubblicate tre anni fa, ci è dato tutto il poeta. Artista divenuto molto delicato, non per ricercatezza, ma per naturale affinamento nel porgere: uno dei più delicati indub– biamente fra i poeti d'oggi, non dialettali soltanto. Con questi poeti d'oggi, egli ha non poche affinità sensitive e d'arte, e sono quelle che meno noi prenderemo in considerazione, tenendole come elementi diffusi nell'aria, che si trovano un po' in tutti. Diciamo il ricamare a punti di luce sulla bruma crepuscolare, il cadenzare con una melodiosità carezzevole, in un tono minore attutito : che sono cose talvolta molto fini, ma le fanno molti. Atteggiamenti spirituali e artistici, comunque, moderni. Il Marin cade sempre meno frequente nella tradizione veneziana del quadretto, briosa– mente descrittivo, e un po' insipido. Non può in qualche strofa evitarlo; e allora la parentela coi poeti dialettali veneziani si sente : ma tosto egli se ne spazia, cerca il motivo spirituale interiore, non quello pittorico delle cose. L'origine dell'arte sua è nei moti dello spirito, non nei saputi godimenti dell'osservazione. Perciò, ·se ad una tradizione egli si riallaccia, essa è più antica : è quella del canto popolare, della melodia palpitante improvvisa, dietro un volo d'immagini che si formano rapide e lievi, senza un nesso troppo stringente. La sua anima moderna, un po' raffinata, si porta nei modi immediati di questa poesia di popolo; e ne nascono le cose più sue, le vere « cansone picole >> dal piglio stornellante, dall'alito talvolta delizioso, pieno di sorprendenti freschezze: Oppure: Mamola 1 ), dàme la tua boca viola Che son imbriago de manincunia, Vogio bèvete a sorsi a duta gola Fin che 'l tormento nol se ne va via. Co vampa 2) la tu cavelada 3 ) E un bel rie 4 ) la boca te imbianca, L'anima_mia la se spalanca Co l'a1e ·de la tua riada. E alora che sogni de sielo ·Che porto in tel peto per misi 5 ) ; E sento cantà paradisi In quela nota de fringuelo. 1) fanciulla. 2) quando avvampa. S) capigliatura. <i) ridere. BibliotecaGino Bianco 5 ) mesi.
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