Pègaso - anno III - n. 3 - marzo 1931

328 O. Titmiati LA MORTID. Qualcuno ha parlato d'u111morto, in casa. Lucia s'è covata,, certo, in silenzio quella nuova parola, - così nera e pesante, - perché qualche ora dopo, mentre sta per avviarsi in giardino, il quesito esplode dalla sua boccuccia come se fosse stato compresso troppo. - Cbe vuol dire morto, mamma? - Vuol dire che no111 respira più, che non si muove, che non sente più rnulla. - E dove va, mamma, uno che è morto ? - Il suo corpo va sottoterra e la sua anima irn cielo, al Signore. - Che cos'è l'anima, mamma ? - È il meglio di IIloi, Lucia, i 1I1ostripensieri, il nostro cuore. - Ma... , chiede poco persuasa, tutto il corpo va sottoterra? - Sì, bambina. - Eh, no! E .... questi? Vuoi che vadano sottoterra alllche que- sti? Va' là, va' là!· Irrita.ta e turbata da quell'assurda notizia, Lucia freme tutta e segna ripetutamente con l'indice i suoi occhi. Sembra dire : 1I1on capisci che qua dentro c'è tutto il mondo e che andrebbe sottoterra anche quello ? Sa bene lei, anche senza saperlo, che la realtà è tutta in quel suo vedere perché quando le mettono la benda a mosca cieca le vien subito un groppo di pianto e chiede smarrita : ci sei,, mamma ? sei proprio là ? - Tutto, sì, tutto, - ripete la madre. - Eh, mo, cara. E se ne va con una spallucciata, ver-so il sole. IL TOPOLINO. Con la mano nascosta dalla per!'!ona gratto piano piano la spal– liera della seggiola e guardo intorno :fi:ngendo sorpresa per quel rumore insolito. Lucia gira il capo incuriosita. - Che cos'è, babbo? - C'è un topolino nel pianoforte, - rispondo seri~simo e preoc- cupato. Lucia ride e non vuol credermi. - Macché. -Sei tu con la mano_ Protesto, ma essa discende dalla sua sedia e mi sorprende. - Hai visto? Dopo un poco, ricomincio a grattare. E Lucia, seria seria:· - Eh, si. ... credo sia proprio un topolino nel pianoforte. Dav– vero, babbo. BibliotecaGino Bianco

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