Pègaso - anno III - n. 3 - marzo 1931

RIVELAZIONL LA SUA FEJSTA. Lucia compie oggi quattro 3Jllni. - Che vecchio111a sei diventata, Lucia! - No, che 1110n sono una vecchio111a. Proprio no. È vero, mamma, che non sono una vecchiona ? - No, Lucietta, sei tanto piccinillla. - Hai visto che il10111 sono U111a vecchiona? Eooo, proprio, no. Vecchione sei tu. Nel giorno del loro compleanno (ma per poco anc6ra .... ) i bam– bini hanno piena libertà di comandare in casa. Noi ci si alza all'ora che essi prescrivono, il desinare è ,ordinato da loro e dei giocattoli posson scegliere quelli che voglio1110 (nei limiti della somma sta– bilita .... ). - Quamto mi d'ai, babbo, p,er i miei regali? - Dieci lire. - Dammele, allora. Con solennità levo dal taschino della sottoveste una moneta da dieci lire. Lucia se la rigira tra le mami un po' delusa. - Dieci lire sono tante? - Sono duecento soldi. Capisci? Duecento soldi. Cose da matti. La piccina stringe la moneta fra le due mani e tenta con le un- ghie dei pollici d'aprirne l'orlo. - Sono tutti qua dentro, babbo ? ~ Sì, ma tu non puoi aprirla. Te l'apriran1110 nei negozi. La madre c'interrompe. - Dunque, Luctetta, vuoi ordinare il pranzo per oggi ? - Sì, mamma. Il visuccio s'aggrotta. Par di vedere il suo pensiero muoversi in quel capìno come un bruco fra i magri ricordi cucinari della sua vita in erba. - E allora? che cosa debbo ordinare? - Fegato. (È il ricordo più r,ecente e se n'è scaricata di colpo). BibliotecaGino Bianco

RkJQdWJsaXNoZXIy