Pègaso - anno III - n. 3 - marzo 1931
336 E. P.ea Im.tooto il prete vecchio aveva capito due, anzi tre cose, gravi al suo giudizio, che lo avrebbero turbato per del tempo. Primo: il battesimo dato senza fede. Secondo : il cattivo amore con la ragazza del «Cento>>. Terzo : la carne mangiata di venerdì. - Da che parte prenderò questo uomo? Come ridurlo, - pensava tra sé, - a partito ? - Ora, per il Rettore, non si trattava più di sapere se il vecchio fosse o non fosse padre della Figlioccia. Si trattava di ben altr,o. 1 Si trattava di sapere se la Figlioccia avesse un'anima battezzata. Si trattava di sapere se Uillbattesimo, dato senza fede, è accettato da Dio o è respinto oòme peccato mortale su chi osi intorbidare l'acqua del foillte battesimale. Perché, se illOO è così, un diavolo può dar l'anima ad un Santo? - Signore Iddio, illuminatemi Voi! Dopo una pausa lunga, il Rettore, a bruciapelo, domandò: - Voi siete battezzato? - Sono battezzàto. Ed ho avuto amche tutti gli altri sacramenti. Meno quello del matrimonio e l'estrema unzione .... - Meno male, riconoscete che il matrim onio è un sacramento. - Sì, ma io ne ho sempre fatto a me.no. Allora il Rettore si piegò verso il vecc hio, con mansueta per– suasione, a voce bassa, paramdosi la bocca con la marno aperta, e sottovooe sussurrò all'orecchio del vecchio : - Giacché siète battezzato, potete considerarvi mio penitente e rispondermi da peccatore a confessore? - E prima che il vecchio ri– spondesse, il Rettore aggiunse: - Infatti, io, vi ho considerato in ,c,onfessione fon dal primo mo– mento. Ho allontanato tutti, vedete? E allora, figlio mio, quello che mi avete detto è grave, e forse anche peccato mortale, e tale che io non so se potrò assolvere. La vostrà vita ,n,on mi pare ormai così lunga da potere aspettare .... : confessatevi, dunque, come se foste in punto di morte. Il vecchio non aveva più voglia di scherzare. Quel prete, cosi serafico e sicuro, gli dava sospetto d~,trovarsi alla presenza di uno di quei folli oalmi, convinti di essere il Papa e addirittura Gesù in persona. Ed argomentaino se;nza retrocedere nei loro ragiona– menti mai, né a qua1U!Ilque costo si arrendono. Non che avesse paura della morte, il vecchio. Ma l' « idea » della m0rte non era di suo gusto, e in quel giorno pareva che tutti eoncord'assero per ricordargli che si può morire presto :, - Ohe mi lasciate. quando morirete ? - E quell'uccello ora ta,ceva, Ìna il vecchio lo riebbe negli orecchi: - Mori presto, amor mio ! - · « Ma iillfine,che cosa vogliono da me ? >>, pensava, li davanti a quel p-rete sereno, indeciso di che fare, e di che rispòndere. Era venuto fino quassù, ooo una baldanza ed una voglia, che non lasciava sup- BibliotecaGino Bianco
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