Pègaso - anno III - n. 2 - febbraio 1931
184 A. Bon.~onti _ So e non so, - dioeva il nominato, - ma non parlo, ché lllOill vorreì turbare il cavaliere. E fissava ghignando il Mercatini. Stava, questi, sui c~rb~illi a~– cesi maledicoodo le lingue lunghe. Per il marchese poi, r1mugi· nav~ il modo di prPnderlo al varco. Fece pertamto a cattiva sorte buon viso, sorrise e llh,se : - Per me .... - Raicconta,te raccontate, - incitavano più voci. - Quand'è co~ì, parlerò, - acconsentiva il marchese. - Dirò: stanotte .... - Eh! Eh!, - fecero in molti. - Eh! Eh! - Ascoltate : stamotte verso quell'ora in cui ha principio il sonno profondo .... - La quarta dopo il chiuder degli occhi, - interrompeva il grassone. - Se non tacete, - dk,eva la marchesa, e ci godeva, - non ne udremo la fine. - Dunque verso quell'ora, è stato visto il conte, 1110n dirò da chi, percorrere silenzioso e veloce il corridoio che unisce la sua camera alla camera della bella, afferrare la maniglia e spingere franco, come chi sia sicuro di trovar l'uscio senza la mandata al d'i dentro. L'uscio non si è aperto. Sorpresa, insistenze di lui., I111- vam.o. L'han visto ritorna,rsene per dove era venuto, direi proprio, chiedo licenza, con le pive nel saicco. - Eh! Eh!, - risero in molti, e la pisana e la marchesa do– mandarono : - Cos'era dunque accaduto ? - Indovinate, - disse il grassone. - Era a-ccaduto, - proseguiva condiscendente il marchese, - che la bella si era rinchiusa d~ntro e non apriva: E la ragione noirt tocca a me a dirvela. E a-ccennava senza parere al Mercatini. Diventò pallido questi, e stava per prorompere, ma il Bernabei fece divergenza. - Io dico, - disse, - che il male immaginario e la fuga, e la rabbia dì lui, eram simulazione, e che i colombi han preferito ri· nunciare alla nostra compag,nia e rimanere soli. - Sarà, - disse la bella pisana, - ma preferisco credere al rac– conto del marchese. - Anche noi, anche noi, - aggiunsero intorno. Un'ombra, u111a sofferenza erano F:nlvolto del Mercatini. Ma già il grassone parlava d'altro: di un tale che aveva la gotta; del chiruro·o Van Honkel 1 ' . o ' UJll o andese; del Duca mfine, che avrebber visto nel pomerio·ofo al palazzo Bernabei. L'argomento era bello) destò e prese l'att;;iione comu111e. In quell'istante, o presso a poco, l'Adriana mordeva a piccoli morsi or nella fetta di formaggio che temeva da una mano ora nel ' BibliotecaGino Bianco
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