Pègaso - anno III - n. 1 - gennaio 1931
La figlioccia 75 - Cane di vecchio, quelle' due palrunche che mi lascerai me le fai troppo sudare. Gli avevano detto queste cose i c-O!IltadiJni del piano al ragazz.o per smalizzirlo. La madre del ragazzo era la serva del vecchio, e la maldicenza fa subito presa tra le perso!Ile del volgo. Il ragazzo, adesso, pensava queste. cose udite· senza a;pprofon - -dire, ché il dar valore alle parole ern cosa superiore alla sua età. E della :figlioccia che andava;no a_ visitare sul ,monte di 3/.· "· \ sa– peva il ragazzo quello che basta, co!Ilfusamoote come SM1no i ra– gazzi, e celava per sé le enormi cose che sapeva, credendo di essere furbo da soverchiare il vecchio. Così, &desso, eri'!,curi-oso di vedere in faccia questa ragazza, di cui il vecchio qualche volta parlava come di fi.glioocia di solo bat– tesimo. Il vecchio aveva raggiu!Ilto il ragazzo che stava seduto sull'erba umida e, assorto, sviluppava- le favole dell'amore. Rimuginava di eredità e di figlioccia, coloriva le cose di colori vivi, colle vertigini di ragazzo precoce. Lavorava il cervell-0 del ragazzo, ora che l'-ansare per l'affrettata ·salita era scomparso, ed il cuore si riposava dallo .sforzo del respiro affannoso di prima. -- Hai mormorato ,di me, come mormora-rono gli Ebrei !Ilel de– serto contro il loro Dio. Il ragazw, svegliato di soprassalto dal suo fantasticare e tocoato sul vivo, diventò rosso. No!Ilebbe il cora~gio di guardare il vecchio -!Ilegliocchi e si mise a pia;ngere. - Ho fame!. .. - Anche gli Ebrei mormorairono contro il loro Dio perché avevano fa.me . La loro fame durò quaranta am!Ili. iMa poi misero a frutto }a, fam e e la fatica. Ragazzo, qui non ci sono osterie, come !Ilon ce !Il'erano nel deserto a quel tempo, e se Di-o no!Il converte le foglie dei ca-st&gni in fette di pane, di mangiare se ine parlerà tra due ore. Quando saremo lassù dalla figlioccia. Te l'ho detto che bisogina mettere a frutto la fame e la fatica ? Ora il ragazzo aveva ripreso a camminare davanti al vecchio, ma ,senza troppa voglia di far presto. Era contento che il vecchio IIlOill avesse capito il su-0 pensiero recondito sulla figlioccia, e che soltanto la fame fosse stata asS;ti, per una mormorazione co!Iltro il vecchio. Ma quel rassomigliarlo agli Ebrei nelle maldicenze, quei quara-nt'anilli di digiuno, quel mettere a frutto la fame, gli stoma– vano la mente, lo mettevamo su tutt'altro ordine di curiosità. Ragazzo (tra 8é) : Il deserto? (poi forte) : - È un moote dunque così' alt-o? BibliotecaGino Bianco
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