Pègaso - anno II - n. 12 - dicembre 1930
Morte improvvisa 715 - No, - disse la fanciulla con quella, sua distratta e pensosa calma, - ohi sono ? ·- U111'assembleadi lavandaie, - rispose il Pignotti, - come del resto amche la signora Olgiati. ... ma i giovani iilOn sono meglio .... guardi.. .. vede quella ragazza tutta dipinta, con quel vestito az– zurro, bionda, che pare .... che pare u111a dOilllladi strada ... ? Ebbene, quella è la figlia della padrona di casa ... ; mi dica se è permesso vestirsi e muoversi in quel modo .... U111a specie di compassione ironica mitigò l'alterigia d'el viso della famciulla : - Poveretta, - ella pronunziò a fior di labbra, - lei crederà di avere addosso chissà quale .splendido vestito e di ballare con Dio solo sa che grazia ... ; - guardò ancora un poco la sala, quindi : - poiché né io 111é lei abbiamo l'rntenzione di bal- lare, - disse al proprietario, - andiamo di là .... ho visto poco fa uin salotti1110 che mi è sembrato molto tranquillo ... . Nessuna proposta poteva fare m·aggior piacere al Pignotti, che scambiò questo bisogno di tranquillità per un complice desiderio di apparta:rsi con lui. Ripa,ssarono per l'atrio, ,si fermarono un istamte nella sala da pranzo per bere una miscela rinfrescamte al buffet in quel momento deserto, andarono al salottino a cui aveva alluso la famciulla. Ma, seduto sopra Uiil divano, di fronte ad un grande specchio dalla cornice dora,ta, trovarono un signore grasso, piocolo, calvo, con una faccia melensa di sagrestano, gli occhiali cerchiati cli tartaruga e la barba trascurata, che rovesciato sul dorso, con le gambette accavallate e il petto inamidato della ca,.. micia sporgente fuor del panciotto, fumava un suo sigaro cootem– pl.aIDJdo soddisfatto i cassettoncini verdli. e dorati del soffitto. Co– stui li guardò appena, poi torinò a fumare. Delusi essi tornarono nell'atrio. - Questa musica, questa gente, tutto questo è terribile, - rlisse la fanciulla, - e se salissimo al piano superiore? Il proprietario guardò la scala di marmo, dalla balaustrata di ferro battuto, che com urna curva aerea saliva al secondo piano : - Crede che .si possa fare ? - domandò. La ragazza ebbe un sorriso ironico tramquillo e altero: - Tutto si può fare, - disse avviandosi senz'altro su per la scala, - e poi, lei dimerntica che noi ,siarrnoper questa gente poco :meno che delle di– vinità piovute in terra .... Qua-lsiasi cosa facciamo, facciamo berne .... Quel «noi>> suonò dolce come una musica all'orecchio vanitoso del Pignotti ; senza più obbiettare, egli seguì la sua compagna su per la scala. Sul piamer-0ttolo sostarono : si vedeva di lassù la porta del salone collo splendente lampadario di cristallo di Boemia ta– gliato a metà dall'architrave, un po' della parete di fondo, tutta coperta di dorature, e quelle coppie che ballando passavano sotto il lampadario e scomparivamo. La, musica, semplificata dalla distanza, BibliotecaGino Bianco
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