Pègaso - anno II - n. 12 - dicembre 1930
Morte improvvisa 711 A quel nome il Pignotti si voltò come morso da un serpente : - Ma non c'entra per nulla ool lutto di corte quella gente, - disse con runa violenza corta e istintiva, quasi senza riflettere, sfogallldo così il risootimento troppo a, lrungo trattenuto, - non è mica no– biltà quella. - Ah ma davvero?, - esclamò la signora Olgiati atteggiamdo tutto il viso ossuto ad un meravigliato i.interesse, ma oon oome un'igrnorrunte od un'indifferente, bensì invece come chi si ritiene toccato i111 modo vivo e personale dall'argomenrto trattato; - ah ma davvero? ... questo m'interessa molto ... , mi dìca, mi dica ... , non è vera nobiltà ? - Macché nobiltà, lei è figlia di un usuraio, - rispose il Pi– gnotti girando intorno quei suoi occhi biliosi, - è una donnetta frivola stupida e corrotta ... , hli è mn imbecille, ha comprato il titolo coi denari della moglie. La siginora Olgiati pa-reva meravigliatissima: - Ma alle loro feste, - i.insistette, - va tutta la migliore so- -cietà.... - Ma 1110n ci creda, - corresse il Pignotti che i.incominciava ad accal-O•rarsi; - quale società? ma non ci creda! ci rundranno alcuni arricchiti, alcuni aristocratici tarati o ignoti.. .. ma i bei nomi, può ~tar tram,quilla, 1110n ce li vedrà mai. - Eppure, all'ultimo ballo .... - Macché: - dalla stizza il Pignotti s'era fatto rosso, - chi vuole che vada da una lavandaia simile? ~ mi faccia il piacere, tutti sa111no che quella donnetta. lì 11100 è ricevuta da nessruno.... chi _ non lo .sa? - gli stava sulla punta della lingua, più volte fu ten– tato di aggiungere : - e io posso dirlo.... io sono ,stato il suo .amante, - ma, 111e fu sempre trattenuto da un ritegno d'onore e da questa idea: se lo dico, costei attribuirà il mio livore ad una delu– sione. Tra queste discussioni, volgeva contimuamente gli occhi alla sala affollata, gli parve ad un tratto di scorgere la ragazza dai ca– pelli biondi : - Guardi, - disse voltandosi bruscamente verso la -donna, - guardi, mi presenti a quella signorina .... quella bionda .... ,ehe sta ora parlando con quel giova1J1otto. - :È mia figlia, - disse la signora Olgiati alzrundosi e andando senza indugio verso la ragazza bionda. Vista davvicino la fanciulla pareva anoor più p,rocace e desiderabile ohe da lontano. Un vestito di ·seta azzurra, indossato senza eleganza, tutto spiegazzato dove :non era sotteso dalle fattezze splendide e un po' bestiali di quel grande corpo giova111e, le scendeva fino ai piedi che erano lunghi. U111111astro dello .stesso colore le circondava la froote. Il viso poi, oolle so– pracciglia depilate, gonfie e troppo alte, gli occhi azzurri fissi e inebetiti come quelli dei cocainomani e una gran bocca sorridente -.e dipinta, era al tempo stesso puerile e vizioso. Tutte queste par- BibliotecaG"noBianco
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