Pègaso - anno II - n. 12 - dicembre 1930
710 A. Moravia guam.cie di una fitta peluria bionda. Il proprietario osservò che l'espressione cerimoniosa e gentile molto contrastava coi tratti duri e grossi, e che, parlrundo, la donna si studiava di rimpicciolire la bocca che era invece gra,ndissima,. - Come sta, marchese ? - ella continuò ililclinrundosi un poco verso il Pignotti e guidandolo tra la folla: - trunto, tanto felice di vederla .... venga, venga, voglio pre– sentarla 31dalcune sigmore che hanno sentito parlar~ di lei, e vo– gliono assolutamente conoscerla. Attraversarono il salone; in fondo, sedute in cerchio, stavano molte siglllore mature, le madri evidentemente di tutta quella g.io – ventù drunzamte. Di queste signore restò al proprietario la più con– fusa impressiO!Ile, ché, sia per Io stordimento della folla, sia per la fretta delle presentazioni non ebbe neppure il tempo di distinguerne le facce. Ebbe invece la vaga percezione di un certo numero di · donne, delle quali, alcune piccole e grasse, altre magre e alte, altre ancora mezzame, e tutte dignitose, i,nfarililate e ingioiellate che gli sorridevano tendendogli le dita per il badamani. Contemporrunea– mente la padrona di casa pronunziava con un sussiego allusivo calmo e i,nsinurunte nomi accompaginati quasi sempre da titoli di 001I1tesse,marchese e bal'onesse che il Pignotti, ver·satissimo irn aral– dlica, udiva per la prima, volta in vita sua. Oaipi invece dai ,s,o,rrisi che gli venivano prodigati e dalle esclamazioni che li seguivano, che queste siginore, all'opp,osto di lui, sapevano benissimo chi egli fosse; quilildi, un po' stordito, .si ritrovò seduto a fianco della pa– drona di casa, sopra una delle molte sedie disposte intorno le pareti del salone. - Immagino, marchese, - disse ,subito 1a signora Olgiati col più mellifluo dei suoi sorrisi, - che molte feste alle quali sarebbe am– dato sono state sospese a causa di questo lutto. Il Pignotti che cercava tra la folla la splendida frunciulla dai capelli bio1I1di,si voltò stupito : - Quale lutto? - Questo lutto di corte - ililcominciò l'altra. Era difatti morto i,n quei giorni un principe di sangue reale, e alcU!Ili grandi baili aristocratici erano stati rimallldati ; ma il Pig1notti tutto assorto nella ricerca dì quella sua ragazza se ne era del tutto dimenticato: - Ah già, il lutto di corte, - ripeté distratto, - certo, molte feste solllo state sospese .... - Ohe _pec,ca,to,un uomo così giovane! - Il principe defunto non •aveva meno di cinquant'anni, ma la signora Olgiati, a corto di argomenti, non esitava ad attribuirgli una gioventù immeritata: - dicono che fosse urn uomo di grande valore; - ci fu un istrunte di silenzio; - ma, per tornare· a queste feste, - ella .soo·o-ill!Ilse strin- . bb gendo a mo' di cuore quelle sue grandi labbra rosse, - sa forse ,se il ballo della contessa T. sia stato a,nch'esso rimrundato? BibliotecaGino Bianco
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