Pègaso - anno II - n. 12 - dicembre 1930

-MORTE IMPROVVISA. Alla sera del giovedì grasso, il proprietario di terre Giuseppe Piomotti-Marchese, venuto appositamente alla ,capitale per la sta– gi;ne mondam.a, [lOn aveva amcora, ricevuto alcuno invito per i IIlU– merosi balli che sapeva aver luogo la notte di quel gioriilo stesso. Questo fatto unito alla esasperaziooe di uina lunga e inutile attesa e alla conoscooza di inviti già diramati a gente che egli stimava in– f,eriore a sé così per censo che per posizione ,sociale, lo mise dopo cena ilil ulllo stato di rabbia e di abbattimento tale che gli parve ad un tratto di h:001potere resistere pìù a lungo. - Me ne am:drò, - pensò d'improvviso, alzandosi dal letto dove aveva :fillloallora gia– ciuto e mettendosi a passeggiare in su e in giù per la- stamza, - me ne amdrò in alta montagna o in Riviera .... - Gli pareva ilil quel mo– mento di odiare la città dove si trovava più d'ogni altra cosa al mondo, e 1J1ellacittà particolarmente un certo gruppo di persone. - Città di parassiti, - pensò a,ncora, - aristocrazia degooerata .... si invitano degli illustri ignoti, si accolgono a braccia aperte ilildi– vidui tarati, [lUOViricchi, arrivisti della peggiore specie ... , ma io che illl altri tempi sono stato uno degli elementi più attivi di questa società .... io per essermi assentato nolll più di ulJlpaio d'amni, sooo per così dire tenuto al bando, nessu[l,o si ricord'a di me, alcUIJli dimenticano persino di rendermi il ,saluto. Tra tutte le persone che dopo ,quest'assenza era rundato a visitare e che avev8!llo tradito la sua fiducia, i suoi furori si appu1I1tavano sopratutto oontro la, cootessa T., il cui salotto era ilil quel momento uno dei più importa.nti della città e sulla quale gli era sembrato di poter co,ri.tare in modo assoluto. Questa persona difatti, qualche mese' prima, in UIJl albergo di alta rnontag1I1a,per un capriccio quasi mostruoso, ché il Pig,notti era piccolo, afflitto da rnn difetto di pro– nunzia, e 1I1elviso gonfio bilioso e stravolto, era stata per pochi giorni sua amante. Altri che il proprietario avrebbero indovinato le ragio[li di curio,sità e di capriccio che avevano spililto una doona t8!llto bella e corteggiata a cedere al più brutfo appulllto dei suoi corteggiatori, ma il Pignotti, serio e del tutto privo di perspicacia, aveva attribuito questo successo ai suoi meriti persooali, s'era senz'altro convinto d'essere un seduttore abilissimo e quasi diabo– lico, e :Sbrigati i suoi affari, era ·pi:i.rtitoper la capitale, sicuro al tempo stesso di riallà,cciare i recenti legami e di essere validamente BibliotecaGino Bianco

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