Pègaso - anno II - n. 12 - dicembre 1930

69G F. Flora di disequilibrio religioso e sociale.... Ora il concetto della vita, grazie alla scienza, ,è ristabilito sano ed intero. Quello che i greci sentivano naturalmente e gli italiani del Rinascimento intuivano, ora, dopo lunghe peregrinazioni, dopo innumerevoli turb. amenti della coscienza umana, si sa.... E da questo concetto della vi.ta, deriva o deriverà, non dico la formola, ma l'indirizzo nuovo dell' arte .. .. .. .. Ora, riconosciuta e determinata la forza che agita perenne la vita e con un moto fatale, che può fermarsi momentaneamente ma non interrompersii, tende a condurre alla piena efflorescenza, all'intero e ge– nerale sviluppo d'ogni loro energia tutte le forme dell'essere, l'Ideale, raggiante di nuova luce, risorge più splendido e vivo che mai. Così L' Assomrnoir ,è un libro moralissimo, è, come lo chiamò l'autore, morale in azione; sono invece, libri tra i più immorali che io mi conosca, il Werther, L'Ortis, Les Fleurs du mal; invece è immoralissima (ahi fiera compagnia!) L'Imitazione di Cristo . .... La Canzone di Legnano che ai più può parere, e pare, fatto iso– lato, senza parentela d'avi o di nipoti, sa,rà, voglio credere e sperare, il primo anello della catena d'oro che ricongiungerà indissolubilmente l'arte alla vita. Ed è dovere dell'Italia, questo: noblesse oblige. La vita della Cronaca Biznntina fu essenzialmente legata aUa fortuna di Amgelo Sommaruga. A costui fu fatale l'incontro con Pietro Sbarbaro. Già dlopo la pubbllicaziorne di alcullli passi del.libro dello ,Sbarbaro Regina o Repubblica?, editore il Sommaruga, la Cronaca del 16 marzo 1884 accenna alla dichiarazione di Alrfredo Baccelli che, avendo visti nella Bi.zantina quei passi, non può più !lasciar apparire il suo nome nel giorlllale. Quam.do s'runnThllziano Le forche caudine (la Bizantina, ,reca la réclame il 16 .giugno 1884) molti scrittori che erano stati accanto al Somimaruga fino a quel tempo, si seintono a disagio. E quel col1oca,rsi dello Sbarharo ID primo piano, a parte og,ni considerazio1I1e politica, doveva infostidirlli. Oomirnciano i malintesi e la freddezza. L' ediziolile del Libro di Don Chisciotte non piace allo Scarfoglio : la copertIDa del Libro deUe Vergini spiace a.I D' AIIlnulllzioche avrebbe voluto vergini bizaJD.tine stilizzate ID un disegno di Michetti : e nel settembre 1884 Scar– foglio, D' Annunzio, SaJvadori, Serao, Oa,puana, Rovetta, Dossi mandruno ai giornali amici la mota: dichiarazione di lllon aver più nulla a vedere col Somma.ruga. Costui in uno scritto Dalle memorie d'un edlitore, il 1° otto– bre 1884 rispolllde assai ga.rbattamentc a quella dichiarazione, come può vedersi da questi periodi che qui si recaJno quale saggio: Il signor ,Scarfoglio è un bravo giovinotto e un brillante scrittore; piglia, mi dicono, talvolta delle cantonate troppo forti; ma conosce molto bene l'arte di farsi leggere, e questa è una dote preziosa per un editore. Perdo, non senza dispiacere, la sua collaborazione, perché dovrò spendere del tempo per trovarne un altro, come ho trovato lui, e per- BibliotecaGino Bianco

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