Pègaso - anno II - n. 12 - dicembre 1930
La << Cronaca Bizantina » 691 ma[igm-0 ill1t-Or111iti periodi, malumore nOIIlcontr-0 questo o quello scrittore, ma contr-0 la vita che nOIIlsi degna di essere più prodiga delle cose che più allo Sca1foglio piacciono, dal piacere dell'audacia e del pericolo a quello defile belle d-0.nne. E per questo su-0 gust-0 della vita, al quale diede forma,,.amchequa e là negli .scritti critici e magari politici e nelle novellle e nei versi, Scarfoglio fu un ver-0 maestro per Gabriele D' .A11munzio. La maggior parte degli scritti de llo Scarf-Ogli-0che si !leggono nella Hi.zanMna entrarono a forma.re Il libro di Don Ohisciotte : e nelFimminem.za di quella pubblicazione, la Bizantina offrì ila pri– mizia del sapidissimo capit-Olo ,sul .<Javallotti, dichiara111doperò di 1I1ondividere tutti i giudizi dello Soarfoglio. Più di ullla reazione provocar-01I10 gli scritti di costui per i giudizi mordenti e avventu– rosi; ana la più lieta. fu certamente quella di A. GhislanzOIIli. .Accu– sato dallo ,S-carfoglio di non sapere il latwo, rispose (lll. 10 : 16 mag– gio 1883) con una .epistola in la tino, e il gioMale· ·rum.mirò la trovata di spirito e pubblicò la lettera « volentieri, per ammenda dell'illl– giust-a accusa)). Antonius Ghislanzonius pauperculus liberculorum scriptor sapien– tissimo scientiarum omnium et quarundam aliarum nec non latinitatis doctori Scarpholio S. P. D. Desipientis judicis est, non cognita causa, exspuere sententiam. Quoniam tu, .Scarpholi, iuclicis insipientis more, neque perspecta, neque cognita causa, dictas urbi et orbi, cymbala omnia totius peninsulae ita– licae risu increpitura si quis dixerit me ullum verbum latinum nosse, l~tinis verbis respondeo. Utinam dixisses me miuus exercitatum. Par– cerem. Quod ignarum dixisti, non patior .... etc. Scritti di varia um0inità ill1trodussero nella Bizantina gli scrittori più illl voga e quelli che promettevano : il Guerrilili che aJllora aveva ll1omequasi quanto il Oa,rducci, pubblicò qui, tra l'altro, una 111ota intitolata AchWini e Manzoni (1° agosto 1882) nella quale confrontò la lettera dell' AchillÌl1lial Mascardi e il ragionamento di D-0n Fer– ra111tenei Promessi Sposi, mostrando che dall' .Achillini il Manzoni avea tratto il suo ceiJ.el•repasso. Alla Bizantina, com'è naturale, non eran tr-0ppo man7JOniani. Del Guerrini apparve anche sulla, Cronaca del 1° gennaio 1882 un articolo nel quale si ,strOIIlcavaSilvio Pellico. E varia eollaborazionè diedero il Nencioni, fil Chiarini, il De Zer,bi, il Petruccelli della Gattina, il Lessona, il Lodi, il Pipitone, F. Ud:a, il Natoli, il Ricei, il Salva<lori, l' .Antonelli, il Pica, il Mi– lelli, il Maintovani, il Di Giacomo che ragionò di quadri e disegni in certi suoi articoli ;;ullfl. Promotrice !Ila,poletana,, il Mazzatinti che, tra l'altro (li frbbraio 1l-'f-2), pr-0testò co.ntro la vivace critica fatta dailll'Imbriooi nel Gicyrnale napoletano della Domenica ad una anto– loofa del Ba,rtoli e ad un'altra del Patuzzi che raccoglieva scritti di "' BibfiotecaGino Bianco
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