Pègaso - anno II - n. 12 - dicembre 1930

688 F. Flora I Fu sulla Bizantina che il Oairducci (16 maggio 1882) pubblicò La Canzone di Legnano: e parecchie tra le sue poesie più belJle, in una stesur,a che fu poi ritoccata e talvolta quasi rifatta. Si confrontino oon q'llelli dell'edizione ultima, da tutti maindati a mente, i versi ÌJiltitolati Roma che apparvero il 15 ottobre 1881 : Lancio ne l'aer tuo l'altovolante anima, o Roma: accogli. o Roma, e avvolgi d'azzurro L'anima mia. Non a te C'lll"iosode le cose piccole io vengo: passano le farfalle sotto l'arco di Tito ? Moltissime prose cairducciame apparvero poi nel gior.nwle, e ba– steri\ accenltlare le ,pagillle che egli intitolava, Dfllle rn..iememorie e alcu1t1edi quelle che intitolò Eterno femminino regale (1° gen– naio 1882) e Metastasiana (16. giugno 1883). Dalla pubbliça,ziolile dell'Eterno femm,i,n-ino cominciò la vera fortuna editoriale della Cronaca, come mi a,sserisoe il so1o nomo che possa essere bene in - formato i1t1questa materia, d[oo Angelo Somma.ruga. Al Carducci mandò ,sullla Bizantina del 16 novembre 1883 alcU1I1i distici latini Anton Giulio Barrili: Ad J osue Carducci Disticha Eln, licet exiguo lustret me lumine Phoebus, Quae tibi sum ·pactus naviter incipiam etc. :E: il pa,tto interveinuto tra i due è così raccontato dal giomale : Una sera dello scorso ottobre, Giosue Carducci disse ad Anton Giu- lio Barrili : - Se ci mettessimo a scrivere in versi latini ? - Perché no ? - rispose l'amico. E, come fu a casa, tirò giù i distici che seguono. Questo è l'invito; si aspetta ora la risposta. - Alternis dicetis, - grida il Sor Angelino, contento come una pasqua, - am,ant alterna Oamoenae. Ma la risposta .non venne. Dilla volta e precisamente il 1° aprile del 1882 appaiono curiosi versi del Oa,rducci : una ,specie di .paternale ai giovani (la Bizantina era, accusata e si compiaeeva dell'aocusa d'essere insofferente dei vecchi nomi e devota, allla nuova scuola del Carducci a.p.p,unto e del Guerrimi; né io soo resp()Jlsabile di questi accost{lilllenti che oggi paioo10 inverosimili) : O vegliardi, o vegliardi, è vostro i1 vero Giovinastri d'Italia, è tempo assai Che tace l'ira mia per la pietà ; 01' quell'ira trabocca, e dico: Guai, Guai se giungeste a la più tarda età. BibliotecaGino Bianco

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