Pègaso - anno II - n. 12 - dicembre 1930
Marta 679 spesso la sera, armata, in caimpo e pronta a ricor•d31I'Sooe,ma si celava negli rung,o,li più solitairi oome una 00111templa,trice. Io la guar– davo con interesse perché una tanto •appassionata grettezza mi pareva pro:rnettere molto calore amoroso. Pui richiamato prestis– simo e nolll ne seppi più 1I1ulla.Sedetti'l'ultima sera sul muricciolo ohe ho detto, il cuore già reso nostalgico d'all'imminoote distalXX>. Un vento, che a.gli occhi pwreva fortissimo, di là del lago sopra i boschi dei monti muoveva lunghe ombre animali, -sempre nuove dal nulla, come quelle che passano sul do11soinarcato d'Ulll gatto. Più tardi Marta senza vecleirmi s'appoggiò al muro bianco ohe chiude la polveriera,: ci separava la, strada. Un•a,soavissima luna, quasi so– spinta dia un réfolo, nooque sui monti del fondo. Sul lago, sotto l'azzurro, la nebbia passava brusendo. Accesi U1I1 sigaro dolce ed il fiammifero tra le mie m0111i !Ilelumeggiò il rosa. U!Ilacampaina su01I1ò, e, chiusi gli occhi, mi parve· d'essere vuoto, soffice spazi.o dell'etere: quel rsuono 111:ato entro me m'·attraversava a lungo. Assemblee tre– molanti, come nel vento, di lumi, mi segnalavano borghi di soavità natalizia,. Allora stesomi sul muricciolo, stira1I1domi, colsi un fiore dal prato: poi volta, la guarncia sul sasso cercavo Mru"ta. C01I1 occhi dolci. rMa sul muro opposto, dove ella stava seduta, il chiaro di lma era squallidlo, un inc001tesimo sen~a inciamto : e il capo rirverso, le lrubbra ria-lzate sui denti, la ragazza, dor:rniva. GUIDO PIOVBJNE. BibliotecaGino Bianco
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