Pègaso - anno II - n. 12 - dicembre 1930

672 C. A.ngelini zo[li : Dalle magforvi eteree - sg01·gh·i•una fonte e scenda, - e nel borron dei triboli - vivida 8i distenda .... - No-tate la pro– pri~tà felice di quel plitviam, (non più imbres) : plitviam congruen– tem) pluviam salu,tMeni: pioggia cortese é sospirata e benefica, da ' sguazzarcisi dentro cose e uomini. E la forza di ,quel dignanter, che tira al grande ed è in Tacito. Poi quel Dio « in qiio vivirnus J movemwr et su,mits >> si sa, è di Arato, citato da Salll Paolo all'Areopago d'Atene; l'aridwm terrae faairim., può esser ricordo di Bibbia, o d'Omero (o del dialetto); quel veemente fiitentis coelestibus con rumore di molt' acqua cadoote, un'eco virgiliama. Ma non son tanto le tessere illustri prese da questo o quell'altro che ci interessamo, quanto l' umalllità e fa– miliarità nuova. e accorata oon cui, per bocca della chiesa, la terra presenta i suoi bisogni al cielo. Ed è mirabile questo me– scolarsi della religione con l' ,opere della campagna e le sue esigenze che non fallano. Profonda psicologia della Chiesa che sa fon– dere le leggi transitorie d~l tornaconto terreno con le leggi eterne dell'intimo progresso religioso. (ut praesen ti bus su bsidiis su:ffi.cien · ter adiuti, sempiterna fid'ucialius appetamus); e, pur sosp:ùngendo a, vita eterna, non. disdegna di prestare le sue monde parole agli uo– mini perché preghino ben oompensate le opere e i giorni. Che è, in definitiva, lo spirito pratico è concreto ereditato dall'antichissima Bibbia, dove le piogge e le rugiade, come le belle giornate a vooto e sole, entravam nel novero delle benedizioni che il Signore si impe– gnava a ma1I1dareal suo popolo per contratto e per patto. Ora vale la pena, d' aocennare all' Or1errvus per la Dedicazion delle Chiese. Plastico e tutto puro. Comincia : « Deus· qui de vivis et clectis lapidibu.s aeternum mari.estati tuac praeparas habitacu– lum >>, ecc. Il lapid,es vivi et electi è illella prima Lettera di San Pie– tr,o, pescatore che pesca illel lago pesci e parole limpide; dietro le quali par di vedere la mamo di Dio allungata nell'acque traspa– renti a scegliere col suo gusto i più bei sassi per la. costruzione della sua Casa. Si pensa a un passo del primo libro, dei Re, a David qui elegit sibi quinque li,mpidrissimos lapides de torrente ecc. Lim– pid0i8si1nos; la qualità v isiva è perfetta, e la trasfigurazione poetica: sasi;;i lavati e leviga.ti e insoaviti daUa trasparenza dell'acqua. Ma il. vivis dell'O remus è più umano, e continua nella pagina a, conser– varf: ane pietre il brusio lieto e inquieto delle onde da cui furon cavate. Tessere da inni sacri, se il poeta a,vesse continuato a svi– luppare tutto il primitivo disegno .. (Aggiungeremo ora che basta la presenza di quell'habitamtlurn, riscontrabile tutt'al più iin Aulo Gellio, a far la spia che siamo in un latino liturgico e IIlon classico ?) . Però ·il lettore che amche solo vagamente conosca com'è. orche– strato il poema della Messa, sa che una delle parti più auguste d!el BibliotecaGino Bianco

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