Pègaso - anno II - n. 12 - dicembre 1930

66-! F. Nicol·ini uomini patteggiarono co' lioni, o i lupi e l'agnelle ebbero uniformità ?i voleri? - Anzi: - Se t'avrò ucciso, ti strascinerò nudo legato al mio cocchio per tre giorni d'intorno alle mura di Troia (siccome fece), e finalmente ti darò a mangiare a' miei cani da caccia: - lo che are?be pur fatto, ~ l'infelice padre Priamo non fusse venuto da essolm a riscattarne il cadavero. E anc6ra: Achille riceve alla sua tenda., Priamo, il quale, di not,te, con la scorta di Mer,curio, per mezzo al campo de' Greci, era venuto tutto solo da essolui per riscattar il cada.vero di Ettorre; l'ammette a cenar seco; e per un sol detto il quale non gli va a seconda, ch'all'infeliciissimo padre cadde innavvedutamente di bocca per la pietà d'un sì valoroso figliuolo, - dimenticato delle santissime leggi dell'ospitalità; non rat– tenuto dalla fede onde Priamo era venuto tutto solo da essolui perché confidava tutto in lui solo; nulla commosso dalle molte e gravi miserie di un tal re, nulla dalla pietà di tal padre, nulla dalla venerazione di un tanto vecchio; nulla riflettendo alla fortuna comune, della quale non vi ha cosa che più vaglia a muover compatimento, - montato in una collera bestiale l'intuona sopra: volergli mozzar la testa! Ohe importa, dal punto di vista estetico, che codeste parafrasi omeriche siano così poco fedeli ? che codesto Achille così bestial– mente furibondo sia tanto diverso dall'Achille tradizionale, colle– rico ,si, [lii, a volte gooeroso e m:agnrunimo, e 1JaJora (e ,proprio nel– l'incontro C-OIIl Priamo) capace di tratti delicati e ge1ntili? Per con– trario, p:Vopriol'aver quasi creato un nuovo Achille è prova evidente che IIlel Vico, accaJilto al :filosofo e allo storioo, fosse sempre in agguato il poeta, pronto a cogliere a v,olo un carattel'e e una situa– zione poetici per poi rielaborarli poeticamente con la maggiore li bertà. Nel che il Vico sapeva a volte raggiungere pel'ooo una poderosa musicalità, che, materiata d'U1I1asonorità non meramente e,strin– seca, ma strettamoote oongiunta con un'intima potenza espressiva~ conferisce a certe sue pagilile, e sopra tutto a certi mirabili « cre– soendo >>,una forza sinfonica che non sarebbe· forse troppo errato chiamare beethoveniana. Ecco appunto UIIlO di codesti «crescendo>> fondato, com'è fa-cile scorgere, su una progressiolile di verbi: ' Gli uomini prima sentono il necessario dipoi bada,no, all'utile . ·1 ' ' aprre~s~ a'?vertiscono 1 comodo, più innanzi si dilettano del piacere, qumd1 si dissolvono nel lusso, e fina,lmente impazzano in istrappazzar le sostanze. · Dove tut_to tenp-e_alla sem~re maggiore intensità ~onora, e parti– colarmente 11 durissnn.o ma vigorosissimo « impazzano in istrappaz- · BibliotecaGino Bianco

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