Pègaso - anno II - n. 12 - dicembre 1930
768 T. MANN, Disordine e dolore precoce eternità un sentimento fuori del tempo. Questi scambi tra passato e present~, tra eterno e contingente, giuocano, con variazioni sottili e originalissime di ironia e malinconia, nell'interno della novella e ne formano l'incanto. Ma se questa volta su di un punto è da metter l'ac– ·cento è su quell'elemento affettivo, pieno di cauto fervore, che a 'l'ho– mas Mann serve così bene a suscitare e insieme a parare le punte secche della dialettica, a nutrire e insieme a mitigare il giuoco dell'ironia. Il cane e il padrone fu scritto qualche anno prima e, se non erro, nell'ultimo periodo della guerra. Unico argomento è la descrizione di un cane, senza che avvenga nulla di straordinario. Ma come un argomento così semplice e un sentimento così. naturale quale l'attaccamento del cane al padrone e viceversa, Thomas Mann. abbia saputo investire e arricchire con un'arte scaltrissima di particolari incredibilmente lenti e minuti eppure solida, arrivando a curiose illazioni di acutezza in– tellettuale ma sùbito discendendo a una sodezza di cose viste e pre– cise d'una evidenza mir.abile (quel cane che voleva. star sempre con il padrone~ quando l'obbligavano a giocare con i bambini, lo faceva con una certa compiacenza discreta di vecchio zio annoiato!), occorrerebbe lungo spazio a far vedere. Quel che fra tanti elementi diversi e sottili è forse da mettere in evidenza in questa novella è una certa solidità, una capadtà a derivare, da tante scaltrezze artistiche e sottigliezze in– tellettive, alcunché di saggio e di fermo, che è un altro dei tanti aspetti di Thomas Mann. Ma per tagliar corto a un discorso che è già troppo lungo, il lettore benevolo ci faccia credito, una volta tanto, per una dichiarazione sem– plicistica e perentoria come questa: cioè che le due novelle son due piccoli capolavori. La quale ç1ichiarazione, oltre a testimoniare la grande vitalità del penultimo vincitore del premio Nobel, sta ad attestare l'eccellenza di una collezione come è quella degli editori Sperling e Kupfer, che già nella sua prima serie, testé compiuta, può vantarsi di allineare, accanto alle due novelle di Thoma.-;iMann, un libro quasi della stessa altezza artistica : La morte del piccolo borghese di :Franz Werfel; e volumi di molto inte– resse come Carlo e Anna di Leonhard :Frank, More(J;U di Klabund, tra– dotto da A. Obe11dorfer, Il parroco: della vigna fiorit(J, del Timmermans, tradotto da G. Prampolini ecc. Collezione iniziata felicemente anche come accuratezza tipografica; tutto fa sperare che essa sarà con'tinuata con la stessa felice severità di scelta e con la stessa fortuna. BONAVENTURA TEccHI. UGO OJE'.l'TI, Direttore responsabile PIETRO p AN ORAZI,. Segretario di redazione TIPOGRAFIA ENRICO ARIANI - VIA 8. GALLO 3a - FIJU,:NZK BibliotecaGino Bianco
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