Pègaso - anno II - n. 12 - dicembre 1930

'l.'. MA.NN, Disordine e dolore precoce 767 sto libro; solo qualche volta si è impuntata in alcuna asprezza o incer– tezza. Per esempio a pag. 127, dove a proposito di Voltaire è detto: « lo spirito ha consumato il suo cuore, come il dubbio la sua anima», la, pa– rola, «spirito», che certo tradurrà il tedesco « Witz » o l'occasionale pa– rola, francese «esprit», doveva, essere resa, in italiana, dal vocabolo « iro– nia,», in questo caso più efficace e esatto. Mende simili sarebbe difficile trovarle nella versione delle due no– velle di Thomas Manu : Disordine e dolore precoce, Il cane e il padrone, fatta, j:la Lavinia, Mazzucchetti, che è conoscitrice perfetta della lingua tedesca, traduttrice esatta e scrupolosa,; e se non sempre, il più delle volte riesce a, non far pesare questa esattezza, ma a travasarla viva nel senso della nostra lingua. Parlare dell'arte di 'l'homas Manu, sia pure soltanto in relazione alle due lunghe novelle soprannominate, sarebbe lungo discorso, ché l'arte di lui è singolarmente composita e i tanti e diversi elementi, o piuttosto sfumature, che la, formano, riecheggiano tutti anche in que– ste due novelle, non meno importanti, come risultato artistico, di altre composizioni più vaste. Per avere un'idea di quest'arte, si ricorderà sol– tanto come è tipica di Thomas }Iann una certa posizione d'equilibrio (e insieme una punta d'ironia contro questa volonhì, d'equilibrio) tra passato e presente; tra solidità di buon senso borghese e oscura viva attrazione v.erso le forme dell'anarchia e della decadenza; tra bisogno di una dialettica sottile, di un'analisi guardinga, e quello di un ab– bandono confidente agli effetti più semplici e familiari ecc. ecc. Questo Disordvne e <loloreprecoce è venuto subito dopo i due lunghi volumi, di 500 pagine ciascuno, dello Zauberberg; e come una liberazione dalle grandi discussioni che con minuta accortezza e saggio distacco in quel libro son dibattute, c'è in questa novella di poco più di 100 paginette un senso di leggerezza felice a poter correre in « piccioletta barca », una frizzante aria mattutina, ventilata di una chiara contenuta ironia, che scandisce le cose appena le tocca o, se un po' le allontana, subito le au– reola di una IlJ.Oderata malinconia. Ma, Disordine e dolore precoce è nato anche in un tempo triste e drammatico per la Germania, nel periodo del dopo guerra e della inflazione monetaria; e negli anni in cui la gioventù tedesca stava per essere travolta dal miraggio dell'anarchia morale. Men– tre il padre, Thomas, scriveva questa novella, il figliuolo di lui, Klaus, aveva pubblicato da poco quel volume di racconti, Vor dem Leben, che nelle lettere tedesche fu un imccesso anche di scandalo. La pittura dell'ambiente, dei giovani ventenni, maschi e femmine, e sopratutto quella, indimenticabile, del servo di casa Cornelius, è appunto uno degli aspetti caratteristici della novella di Thomas Mann. Ma ce n'è subito un altro: il protagonista è un professore di storia d'università e la sto– ria è ciò che è accaduto, qualche cosa di fisso e di eterno che con « ciò che avviene » nel presente non dovrebbe più- mischiarsi. Ma il professor Cornelius ha sì la venerazione per l'eterno, ma. non può fare a meno di ficcare il naso ogni tanto anche in ciò che avviene intorno a lui .... e poi accanto alla passione della storia ha quella di una sua figlioletta, natagli quanjlo più non l'aspettava; e l'innocenza dei bambini è quasi un'altra iblioteca-GinoBianco

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