Pègaso - anno II - n. 12 - dicembre 1930

766 A. SCHNITZLER, Ritorno di Oa,sanova Marcolina. Ma quando alla luce dell'alba, la giovinetta s'accorge della sostituzione, l'orrore che Casanova le vede dipinto sul volto è la prova irrefragabile della sua vecchiaia. Il motivo della malinconia del tramonto casanoviano vuol dunque sostituire in questo libro la baldanza e la sensualità trionfante in altre opere dello Schnitzler. Ma bisognerà'tlire subito che la malinconia, - sen– timento che esige, almeno in parte, un senso di partecipa,zione simpa– tetica, - risulta qui di dubbia efficacia, perché la furfanteria di Casa– nova è troppo scoperta (egli ha, fra l'altro, costretto l'amante di Mar– colina a dargli il mantello con un odioso ricatto). E sebbene il giudizio morale dello scrittore tedesco sulla natura dell'avventuriero non sia, a dire il vero, dubbio, siamo tuttavia lontani da quell'aria di mordente e appassionata rappresentazione dei costumi moderni che era nella Si– gnorina Elsa, la giovinetta che, per salvare il padre dalla rovina econo– mica, si mostra per un momento nuda e sùbito s'uccide. E non meno vivo e interessante sar.e.bbe il paragone tra lo stile, o semplicemente l'arte, dell'uno e dell'altro 1ibro. Per brevità si dirà soltanto che quanto nello stile della Signorina Elsa è rapido e scattante e insieme delineatore, sicché con pochissimi tratti son dati splendidamente ambienti e tipi, nel Ritornd di Casanova è disciolto e fluido; quel che nella Signorina Elsa s'incide in profondità entro un clima etico, nel libro su Casanova scorre placido tra paesaggi e conversari in lieta brigata, intesi sopratutto a, dare il colore del tempo e con la preoccupazione principale di un largo senso descrittivo e di « de– coro>>. R naturale che ciò comporta una minore «consistenza» di ca– ratteri, ma è anche quel che dà il meglio del libro: un'aria di scorr.evo– lezza, di idillio settecentesco, che è la più adatta a rendere il senso dell'epoca. Se lo spazio lo p.f•,.rmettesse,non sarebbe difficile neppure rin– tracciare ricordi di musiche e melodrammi del settecento. Ma per far capire tutto, sia lecito ancora un paragone. Schnitzler, non inesperto di esigenze artistiche moderne, tiene pur sempre in conto la vecchia neces– sita delle sorprese negli intrecci. Orbene, sia nella _linearità scarna della Signorina Elsa come nella trama disciolta del Ritorno di Casanova, egli introduce a un certo punto una: variante : la signorina Els·a si mostrerà nuda, anziché in un posto solitario e solo pel vecchio vizioso Dorsey, in– nanzi a tutti nella halle dell'albergo, perché il suo sacrificio sia più com– pleto e più anonimo; nel Ritorno di Casanova, dopo che questi ha goduto con inganno una notte d'amore con Marcolina, avviene un duello ina– spettato tra l'ufficiale, amante della giovinetta, e l'avventuriero. Ma mentre la prima variazione è stata introdotta per una evidente ragione di approfondimento nello stesso clima etico, il duello tra Casanova e l'ufficiale ha sopratutto un motivo di «decoro». Giacché chi avrà la peggio nel duello mortale sarà ancora l'offeso, il giovane ufficiale. E i due cavalieri combatteranno tutti e due nudi, splendenti come idàii, nelle-prime luci dell'alba, vicino alle mura di un castello, con uno sfondo di campagne e di vigne risvegliantisi tra. le nebbie, esattamente come in un quadro .... La traduzione della Baseggio è buona, e ha cercato di seguire da presso quel senso di scioltezza leggera e elegante che è propria di que- BibliotecaGino Bianco

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