Pègaso - anno II - n. 12 - dicembre 1930
748 G. Lugli No, la causa dell'afioudamento non fu questa e non fu repentina, come dimostrano la barca rinvenuta sotto lo scafo della prima nave, carica del materiale tolto dalla seconda, eff altri fatti da me citati n~ precedente articolo. · Quinto. Appunto la barca suddetta prova che le navi affondarono mentre erano in ù1sarmo ed erano già !;pogliate di tutti gli oggetti di valore: se fosse avvenuto « quel crollo e quel rovinare improvviso e vio– lento» come pensa lo Speziale, in segl\ito al quale « ciò che c'era-, o ci poteva essere a bordo, di bello e ùi pregevole e perciò di fragile e delicato, dev'essere andato distrutto, frantumato, lanciato in tutte le direzioni, disperso nel fango molle» (come in seguito ad un furioso bombarda– mento nemico!) qualche cosa si sarebbe pur trovato nel fango molle che è stato bene esplorato, mentre invece non si è trovato nulla, o quasi nulla, in rapporto a ciò che doveva esservi realmente e che ci fanno supporre i frammenti i.n altri tempi ripescati. .Sesto. La sagoma dello scafo è quasi pia,tta fino a due terzi dall'asse di chiglia e poi s'incurva raggiungendo un'altezza massima di quattro metri fra l'asse stesso e il punto più alto del parabordo che ci sià con– servato. Conscio delle obiezioni che si presentano ad una tal forma lo Speziale ricorre all'ipotesi che i fianchi prima avessero una forma più snella e poi si siano divaricati. Ma le murate sono quasi intere e lo stesso Speziale dice più oltre che la nave è ancora così solida, non ostante abbia perduto tutti i collegamenti trasversali, da resistere al tormento che le si sta ora infliggendo per portarla in :,;ecco. Settimo. Nessun argomento, anche appena plausibile, esiste per sup– porre -che « le navi fossero adattate per usi o riti ancora inesplicabili e certo strani ed inconsueti». Chi lo ha detto? Donde si ricava questo? O non sembra fol'.se al Comandante Speziale che proprio queste siano quelle « facilonei-ie e,gli errati e unilaterali giudizi>> che egli rimprovera a me? Questi gli argomenti positivi. Vi sono poi a.icuue accuse delle quali debbo discolparmi. La spiegazione dell'àncora « foderata per aumentare l'attrito>> non <: mia; è di un valente marinaio che io non sconfesso. perché credo che abbia, ragione. In ogni modo è sempre un'ipotesi sostenibile, e non in– tacca la tesi generale. (Vedi nota in fine). Anche la trovata della statua che gira non è mia : l'ho ascoltata in illustrazioni ufficiali e l'ho riportata in una nota, come l'ho sentita, senza vagliarla: ho fatto male, ne assumo la responsabilità e me ne pento; ma dubito che quei cuscinetti a sfera servissero per argani, costruiti per tira.re su le àncore stesse. È mia l'idea che la, nave fosse saldamente ormeggiata mediante una raggiera di àncore. Lo Speziale confuta qnesta idea perché dice che ba– sta vano « quattro àncore per un definitivo e permanente ormeggio>>. Anche ammettendo che i Romani, abbondanti in tutto, si fossero accon– tentati, quattro àncore formano sempre una raggiera ; quindi l'ipotesi resta. Vediamo ora come i testi anti.ehi confermino in via indiretta, ma in stretta connessione di uomini e cose, la spiega~ione da me data' alle navi di Nemi. I testi sono di Suetonio .e Dione C'assio, due scrittori di in- Bìbl1otecaGino Bianco
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