Pègaso - anno II - n. 11 - novembre 1930

• I SULLA POESIA DI BAUDELAIRE. A tre quarti di secolo dalla pu.bblica,zione delle F'leurs du M(l)l, attraverso mode fav,ori e sfavori, Baudelaire rimMle un segno ·di 001ntroc1dizioo.~.E non solo per 'il fatto ohe la sua figura è dli. quelle dm cui, assurte a mito, tutta una bein distinta famiglia di spiriti si riconosce e accor,da, ma soprattutto perché la sua opera poetica, e per la COIDJPlessità di toni e modi, e per certa ambiguità d'0ipparenzie, non cessa d'esseT feconda d'equivoci anche presso g'll'inclini all'iammirazio1ne. Senza stare a esemiplifieare tra la frotta dei critici e chfo,satori baudeJairiaini, ripensi o,gni fed:ele lettore delle F'leurs dlu Mal alla 1sua ·partioolare esrperienza, e confesserà di ,c,onoscer bene quel disagevole senso di ,perplessità che pervade quwndo, ad esempio, al miraibile inoonito ev.00ativo del Crépusoule du Matin si trova in risoont·ro la ,piaitta enumerazione del Crépu– scule dit So~r; o di alcuni sonetti non si riesce a salvare che un. verso; o tra le liriche aui1JI1.ate da più vaste intenzioni ci si aooorge che sol.onei Sep,t vieiUards il fiato regge uguale e pieno. (Nel Voyage è U1noontinuo ma,reggiare vacuo-turgido che riporta a galla solo ogni poco un tratto stupendo). E cresce la maraviglia che così varie e numerose mende, quali sono quelle che fanno delle F'leurS' du Mal un libro di una minore totale peDfezione del Canzoniere) poniamo, o dei Canti 1 non gl'impediscano di costituire notll solo la più impor– tante e decisiva opera di poesia, del seoolo XIX, ma tanto umica che veramente si esita e non si ,sa, ,con qn:ale aJltra, di altro tempo o paese, raffrontarla. Perehé COtll Ba,udelaire mille facoltà sensibili ,sono destate nell'uomo, fino allora ignorate o ohe trova,vaino solò rara o involontania espressione. E se lui stesso in questo a ,ssum.to perde tante volte, si può dire ch'è in ragione della straordi naria, scom– ·messa a cui lo oostringe la sua dispotica esigenza di una tanto essen– ziale e oomplessa perfemone. Baudelaire integra tutto quel che di vago, di ,scordam.te presti- . " :11, • d 1 ' g1oso, e e nei aria · e suo tempo e va, sotto il n ome di Ro mrunti- cismo : ma il punto delicato e central,e sta. tutto, - ed è bello notare BibliotecaGtno Bianco

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