Pègaso - anno II - n. 11 - novembre 1930

LIBRI. AN'l'ONINO PAGLIAno, Sornmario, di l'iJnguisticaarioeuropea. Fase. I: Cenn·i storici e questioni teoriche (Pubblicazioni della Scuola di Filologia Classica dell'Università di Roma. Serie seconda: Sussidi e mate– riali, II, 1). - Libreria di Scienze e Lettere del Dott. Giovanni Bardi, Roma, 1930. In questo lavoro che s'annunzia come primo fascicolo di un'opera di vasto respiro sulla storia di quell'importa,nte gruppo di lingue che è il gruppo arioeuropeo (importante per il suo passato che è quello di ci– viltà :fiorentissime come l'indiana e la greco-romana, e per il suo pre– sente perché arioeuropee sono, fatta qualche eccezione per l'arabo, le lingue di cultura che si parlano su tutti i continenti) il Pagliaro tratta àel suggestivo problema del linguaggio, fermando i punti essenziali in– torno ai quali si dovrà coordinare l'ulteriore trattazione. Dei qua.ttro capitoli, il primo indaga gli sviluppi della grammatica dell'antichità sinfl all'epoca in cui sotto l'impulso delle correnti romantiche sorge la linguii>tica come scienza; il secondo segue dappresso le varie tendenze che si sono delineate nello sviluppo ormai secolare di questa disciplina, fermandosi più particolarmente sulle più recenti dottrine; il terzo pone in maniera netta e precisa una teoria del linguaggio, e alla luce di essa, nel quarto capitolo, infine, vengono indicate le vie che deve se– guire quella ,considerazione del fatto linguistico che voglia essere storia. Per quanto concerne la parte storica, merito non trascurabile del Pa– gliaro è quello d'avere posto ip. luce i legami che passano fra la teoria della lingua e la tecnica grammaticale e d'aver mostrato come questa in ultima analisi dipenda da quella. Risulta chiaramente, a me pare, che · la considerazione logica del linguaggio, la quale ha in Aristotele e negli stoici i suoi primi fautori, dal punto .di vista grammaticale fu a lungo la sola in certo modo produttiva, poiché la considerazione psicologica, la quale ha in Epicuro il primo esplicito assertore, si esaurisce m ten– tativi etimologici, errati nel metodo e nei risultati. La linguistica sto– rica sorge quando la maniera logicizzante, che però non ha dato altro reale frutto se non la costituzione di una grammatica empirica d'intento didattico, e che con la Minerva di Sanzio, i Grammaticalia di Campa– nell.a, la grammatica famosa di Portoreale e le innumerevoli gramma– tiche generali degli Illuministi ha cercato di costringere in schemi fissi la creazione linguistica, cede il campo, poiché alla maniera intellettua– listica e razionalizzante si è sostituita con il Romanticismo una maniera, . BibliotecaGino Bianco

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