Pègaso - anno II - n. 11 - novembre 1930

LE MEMORIE DEL PRINCIPE DI BULOW. Di quante persone, in questo solo primo volume delle Memorie bii– lowiane 1 ), è, non dirò fatto il nome, ma sbozzato il ritratto, narrata la carriera, riferito un episodio, un motto di spirito, un pettegolezzo ? Diremmo, sull'impressione della fresca lettura, un paio di centinaia. Principi e servitori, generali e diplomatici, ministri e cardinali; tede– schi, austriaci, inglesi, russi, italiani (meno cli tutti, francesi); una ùozzina fra imperatori e re; un solo papa (Leone XIII), ma in compenso la storia particolareggiata del successivo conclave, fatta da un cardi– nale tedesco (il Kopp di Breslavia), la quale nella sua precisa asciut– tezza fa un contrasto spiocato con .quella, famosa a suo tempo, di « un témoin », il cardinale Maithieu. E non solo i personaggi europei dei pochi anni abbracciati dal volume; ma, per considerazioni retrospet– tive o per anticipazioni e raffronti umoristici e polemici, una quantità, di quelli dei decenni precedenti e seguenti : una delle persone più no– minat.e e maltrattate è Bethmann Hollweg, il successore di Biilow, e a,gli uomini di governo della presente repubblica, tedesca tocca pure, in buon numero, di esser tirati in ballo, non prècisamente nella maniera che avrebbero più desiderato (si salva Stresemann: il più crudelmente trattato è Erzberger). Queste Memorie non sono un diario. contempo– raneo ai fatti, e neppure una ela,borazione di appunti . .Si sa che il prin– cipe di Biilow le ha dettate a gran distanza dagli avv.enimenti, almeno p,er quel- che riguarda il periodo del suo governo : e cioè dal 1921 in poi. Non vi è l'impressione immediata dei fatti, la schiettezza del primo giudizio, la frammentarietà del giorno per giorno, o dell'anno per anno. V'è una visione unitaria degli avvenimenti, un giudizio sintetico sugli uomini, una ricostruzione complessiva fatta dall'alto o almeno da lon– tano. Ma tutto questo è dissimulato da,ll'andamento del racconto, che non solo corre secondo il filo cronologico e indugia nei minuti episodi, ma si diffonde in digressioni e si potrebbe dire in divagazioni, spumeggia di motti di spirito propri e altrui e di citazioni poetiche, da Omero a GÒethe; e, insomma, mostra disinvoltura signorile e distaccata impar– zialità. V'era in Biilow tempra di scrittore: caso tutt'altro che infre– quente negli uomini politici. E tuttavia occ_o~reuna forte dose di ~n~ona volontà o di distrazione per cr.edere al d1smteresse, all'« oggettività» l) 0 Principe BEBNHABD voN BULOW, Memorie. I: Daila n.omina a segretario di Stato alla crisi marocchina (1897-1903). Mondadori, Milano, traduzione autoriz– zata di L. EMEBY. L. 35. BibliotecaGino Bianco

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