Pègaso - anno II - n. 9 - settembre 1930
276 L. Pescetti la poesia e i lettori. E credi che con poesie come l'Aurora il Carducci non sarebbe mai diventato celebre, se non avesse scritto gli Epodi poli– tici e le prime Odi barbare, compresa quella per Eugenio Napoleone. Quella a Garibaldi, la vedesti ? È un vero lavativo! Ma l'Aurora ha dei punti (specialmente la fine) da gran poeta. Ma gli scrittori, ai quali il Marraidi aveva inviato in dono le Fantasie marine, prudentemente si ta,cèvamo, .E Labronio cosi si sfogava COIIl l'amico (3 aprije '81) : A buon conto il D'Annunzio (che è certo un bell'ingegno nascente), nella nuova edizione de' suoi versi séguita a imitarmi e a copiarmi ·,a man salva; e i mediocri non ho mai visto che si imitino. Ma pure è un fatto che contro me c'è un gran diaccio, e da un pezzo in qua questo diaccio comincia dall'alto: cioè il Carducci, a cui ho dedicato il libro con le strofe gloriose, a cui lo indirizzai con una lettera affettuosa, non mi ha risposto un grazie. Guerrini e Panzacchi non mi hanno ri– sposto un rigo. Chiarini fa articoli per tutti, e pel' me, non ostanti i pungoli, non trova la via di farlo. Alla fine poi farà una semplice bi– bliografia, e son certo che si guarderà bene dal mettermi al mio posto. Anche su questo ci riparleremo. Il centro letterario della vita italiana si era intamto spostato da Bologna a Roma. Sono gli anni della Cronaca Bizantina e del Fanfulla. Era naturale che amche il Marradi, che da Pistoia teneva d'oc: chio, con la passione di un crundidato alla gloria, le varie fasi del mondo letterario, aspirasse ad essere stampato a Roma. Era uscito, intanto, il Canto No1;0 d~ D'Annunzio. E LabrOinio, da, Pistoia, ne scriveva subito a Gianni (24 giugno 1882) : Al D'Annunzio (giovane fortunatissimo) danno troppa importanza; ma il Canto Novo ha cose stupende e originali. L'hai letto? A me l'ha mandato lui stesso con la Terra Vergine. È un grande ingegno. Nei due arnllli successivi, 1883 e 1884, videro la luce, editore il Sommaruga, due raccolte di versi marradia,ni : le Canzoni e Fanta– sie, - ristampa sfrondata e corretta delle Cwnzonrimoderne e delle Fantasie ma,rine, divisa in quattro libri e dedicata a SeverÌIIlo Fer– rari, - e i Ricordi lirici, che si a,prono con l'affettuosa dedica a Lilia, la buona compagna del poeta. Fu allora che Ferdinando Martini, ministro alla Minerva, da quel buon conoscitore d'uomÌIIli che era, - ed anche un po' per spi– rito di originalità e per il piacere di a,ndar contro corrente, a di– spetto degli impooitenti burocrati del suo dicastero - tolse il Marradi dal ginnasio comunale di Pistoia e lo nominò, pur sa– pendolo sfornito del richiesto titolo dottorale, professore di lettere BibliotecaGino Bianco
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