Pègaso - anno II - n. 8 - agosto 1930

246 R. BALSAMO~CRIVELLI, La casa del •diavolo se il Balsamo lo ha saputo, com'è evidente, suggerire. a suo modo. O'~ un'intima tristezza, coperta da un sorrisetto sardomco, nel fondo d1 queste cc favole»; ed è cotesto riso triste-amaro ?he ~à loro sap_ore, e costituisce, ci pare, l'originalità e a-nche la modermtà d1 questo scrittore. G. TI'ITARosA. MARCO RAMPERTI, Suora Evelina dalle belle mani ed altre storie d'amore. - Libreria editrice degli Omenoni, Milano, 1930. L. 12. - - Luoghi di danza. - Buratti, Torino, 1930. L. 10. La corona di cristallo (Storia ingenita di Marco Ramperti) narrava il capriccio d'un re fattosi privato cittadino per meglio conoscere l'animo de' suoi sudditi. Situazione paradossale feconda di situazioni paràdos– sali come in non so quanti grotteschi moderni. Vicenda fiabesca simile ad ~ltre infinite, sebbene in drammi e roma:o.zi del genere siano più comunemente i morti o i presunti mor ti ad and ar tra gli uomini in incognito per riconoscersi allo spe<;chio di giudizi non ipocriti. Una su– perficiale gaiezza e una fondamentale malinconia, anch'esse ben carat– teristiche, anzi anima del grottesco, vi apparivano nel solito gioco can– giante, mentre i contrassegni dell'autore eran piuttosto nella superiore calma di quella gaiezza e nella tensione lirica di quella malinconia. Questo nuovo libro di Marco Ramperti, Suora· Evelina dalle belle mwn,i ed altre storie d'amore, reca, sopra un foglietto volante, l' in– vito a comunicare all'autore o all'editore i titoli << delle tre novelle preferite», fra le venti del volume. Ebbene, dovessi rispondere anch'io al referendum, escluderei in prima eliminatoria almeno un terzo di queste novelle, le quali per un rispetto o per l'altro mi fanno pensare, come la Corona di cristallo, a una ficelle di moda: così L'inutile dan– nazione, dove l'autore imagina di mescolarsi ai suoi simili con in dito un anello il quale può renderlo invisibile, e Nuove tristezze dell'uomo iooisibile, che ne è una specie di corollario; così i grotteschi che rispon– dono ai titoli Robinson innamorato, Un pretendente, Campo chiuso; cosi la Favola dei due anelli, benché tanto felicemente ideata e tutta viva di sentimento. Apologo, sia pure lunghissimo, La corona di cri– stallo, e apologo la F'avo_ladei d'ue anell-i: in Ramperti è bene spesso l'intenzione moralistica, a far la ficelle. Con Olga il mio primo amore il moraleggiamento anzi vien fuori : in forma diseorsiva e un tantin~ declamatoria. Un pensiero e un intrigo che lo giustifica .o ne consegue è anche in tutte le altre novelle. Ma rivelarlo è come sollevare un foglio' contro luce perché se ne possa vedere la filigrana. Suora Evelina dalle belle mani Il mendicante, L'ultima lezione, L'amico ignoto, Id e il macellaio; tipiche tutte. La formula adesso è di Ramperti : ideata una situazione provarsi a rovesciarla, e la novella si farà da sé. In qualche esem~ plare (L'ammi~atrice, Il fino a~iante, La complice), anche a esplorar attentamente, il contrassegno s1 vede meno. Ma giureremmo che sia ancor quello._ Lasciamo stare. Ciò che conta è la varietà delle creature BibliotecaGino Bianco

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